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Samu Omorodion, il nuovo centravanti dai numeri mostruosi finito nella Top 100 del CIES

Samu Omorodion, giocatore del Porto, è uno dei 100 migliori prospetti Under 20 inseriti in questa speciale classifica.

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Samu Omorodion
Samu Omorodion

Il Cies (osservatorio calcistico) verso la fine di aprile ha riportato un report stilando i 100 giocatori U20 con più minutaggio nell’ultimo anno. E’ stato calcolato ogni singolo minuto in gare ufficiali con club e Nazionali (maggiori e U21) oltre al livello sportivo di ogni impegno. Facendo un’ampia scrematura, siamo giunti ad analizzare coloro che hanno performato ancor di più in termini di tempistiche nei massimi campionati mondiali. Dopo avervi parlato del 46esimo, Jeanuël Belocian, ora tocca avanti al numero 45 della lista. Stiamo parlando di Samu Omorodion.

Samu Omorodion, storia e caratteristiche

Segnatevi – per coloro che non lo hanno già fatto – il nome di oggi: Samu Omorodion. Il centravanti di Melilla è uno dei nomi più in voga nell’ultimo periodo, il più prosperoso della sua carriera, ancora agli albori. Nato da genitori spagnoli, si trasferisce in età prematura a Maracena, in provincia di Granada.

È qui che muove i suoi passi all’età di 16 anni, dopo essersi dilettato nel Nervion, nei Paesi Baschi. A Granada scala gradualmente le gerarchie: esordio nella squadra delle riserve prima, esordio – con gol – in quella maggiore contro l’Atletico Madrid il 14 agosto del 2023. Qua, la svolta. Sette giorni dopo il gol, la firma con i madrileni con il quale si lega tramite un contratto quinquennale.

Il prestito e il rifiuto

Alla firma, viene girato in prestito all’Alaves, club comunque nella Liga spagnola. Il ragazzo ha modo e tempo per dimostrare tutto il suo bagliore e alla fine dell’anno i tifosi lo ringrazieranno per quanto fatto vedere.

Alla sua prima stagione in massima serie totalizza otto reti, contribuendo alla decima posizione finale di un club insolito come l’Alaves, e personalmente si toglie la soddisfazione di segnare al Barcellona dopo appena un minuto scarso di gioco. In estate, il ritorno nella capitale, dove però non ne vogliono proprio sapere. Il Cholito Simeone lo ritiene inadatto; dunque per lui si apre un nuovo prestito, questa volta dai cugini portoghesi.

Un mostro

Haaland, Gyokeres… e poi lui. La caratura non è ancora quella, ci mancherebbe, però i nomi sì. Non me ne vogliano i grandi attaccanti in circolazione, ma in maniera provocatoria – forse – ci tengo a riportare i numeri di questo ragazzotto qua, che ricordo essere un 2004.

“L’attaccante deve segnare”, citando qualcuno; allora che mi dice costui (o costoro) che guardano solo ai numeri di un ragazzo che è ha siglato sette gol in appena sette partite in questo inizio? A me verrebbe da chiamarlo semplicemente “mostro”. Quattro gol in cinque presenze in Liga Portugal, tre gol (di cui la doppietta al Manchester United) in due gare in Europa League, per non parlare della medaglia d’oro alle Olimpiadi a Parigi questa estate, salvo poi concludere solo qualche giorno fa al poker calato con la Nazionale iberica U21 contro il Malta in soli 40 minuti.

Il ct. Santiago Denia lo ha poi sostituito al 59′ per concedergli la standing ovation, avvalorata ancora di più dal peso della fascia al braccio per la prima volta.

Le caratteristiche

Vero e proprio centravanti. La sua qualità migliore – come testimoniato dai numeri – è l’attacco alla palla in area di rigore, al punto da renderlo uno dei migliori in termini di gol per minutaggio (uno ogni sessanta minuti da inizio stagione tra club e Nazionale). Non solo è il padrone dell’area di rigore, specialmente con i colpi di testa grazie ai suoi 193 centimetri di statura, bensì è un attaccante rapido nel lungo e che detta profondità il più delle volte.

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