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Pulici: “Calcio italiano pieno di stranieri. Settori giovanili? Dipende dalle società”

Paolo Pulici, storica bandiera del Torino, ha parlato in toni critici dei tanti stranieri presenti nel calcio italiano.

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Paolo Pulici

Paolo Pulici, storico attaccante del Torino e simbolo del calcio italiano degli anni ‘70, ha espresso il suo punto di vista sulla presenza massiccia di giocatori stranieri nel nostro campionato. L’ex bomber granata, noto per il suo fiuto del gol e la sua grinta, si è soffermato in particolare sulla difficoltà degli attaccanti italiani a trovare spazio e a crescere nei club di Serie A. Secondo Pulici, questa tendenza all’acquisto di calciatori stranieri sta penalizzando il movimento calcistico nazionale, riducendo le opportunità per i giovani talenti di emergere e affermarsi. Di seguito le considerazioni di Pulici a margine del Trofeo Maestrelli.

Stranieri, calcio italiano e settori giovanili: il pensiero di Pulici

“Perché bisogna far giocare in Nazionale chi ha solo il bisnonno italiano? Non ci siamo. Tanti anni fa era diverso. O eri italiano, o non giocavi. Oggi gli italiani non sono più capaci, il calcio è pieno di stranieri. È una delusione. I settori giovanili? Il problema parte da dove si vuole, ma dipende dalla scelta che fa la società. Se devo scegliere un giocatore, non vado a cercarlo a Parigi o Berlino, vado in Italia, a Napoli, a Palermo, a Milano. Bisogna guardare le cose con una certa ottica. Ora, invece, pensano solo a far giocare gli stranieri, probabilmente perché costano meno”.

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