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Prandelli: “Troppa tattica limita il talento. Crescono solo soldatini”

Le parole dell’ex ct sulla crescita dei giovani calciatori

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Prandelli: "Troppa tattica limita il talento. Crescono solo soldatini"

Cesare Prandelli ha preso una posizione importante, parlando ai microfoni di Radio Serie A, canale ufficiale della Lega della massima serie italiana. L’ex allenatore, tra le altre, della Fiorentina e della Nazionale italiana, ha risposto a una domanda riguardante la crescita dei giovani calciatori. Prandelli, in particolare, si è soffermato sull’insegnamento della tattica ai ragazzi, ritenuta un ostacolo nei confronti della loro crescita sotto il piano del talento e della fantasia. Di seguito le parole dell’ex commissario tecnico azzurro.

Prandelli: “Troppa tattica ai ragazzi”

“Gli istruttori devono essere capaci di far crescere i talenti. Mi sembra che negli ultimi anni abbiano intrapreso una strada completamente diversa, non tanto sulla crescita del giocatore, ma sulla situazione di gioco e dei sistemi di gioco globali. Io penso che sia arrivato il momento di far giocare i nostri ragazzi fino a 14/15 anni senza l’aspetto tattico, per far sì che i ragazzi possano esprimere il proprio talento, perché ce ne sono veramente tanti”. 

“Sembra che le squadre squadre debbano giocare con uno schema molto rigido, c’è poca fantasia e poca imprevedibilità: devi partire dal portiere, poi passare dall’esterno, dal centrocampista, il taglio… una cosa precostituita. Ma non c’è più un gioco così. Limiti la fantasia, l’imprevedibilità, la capacità di far crescere i nostri ragazzi talentuosi, anche facendo degli errori. Non sto criticando gli allenatori di Serie A, ma il sistema: fino a una certa età non devono fare tattica, punto. Altrimenti diventano dei soldatini, tutti uguali”.

Cesare Prandelli

Cesare Prandelli ha affrontato l’argomento giovani

Il tema giovani già affrontato da Prandelli

Non è la prima volta che Cesare Prandelli affronta il tema della crescita dei giovani in Italia. Già nei giorni successivi all’eliminazione dell’Italia dall’Europeo, per mano della Svizzera, l’ex commissario tecnico aveva parlato di questo importante argomento, spiegando il suo pensiero: niente tattica fino a una certa età e talento che “va lasciato libero di esprimersi”. 

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