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Pio Esposito, dal rione al calcio che conta: “Voglio portare lo Spezia in Serie A”. E svela un aneddoto sul Napoli
In un’intervista rilascia a Tuttosport, Pio Esposito ha parlato della sua avventura allo Spezia in Serie B: le sue parole
Pio Esposito è la nuova certezza dello Spezia di Luca D’Angelo. Gli aquilotti occupano il secondo posto in classifica in Serie B e sono ancora imbattuti. Una squadra interessante, trascinata a suon di gol dall’attaccante di proprietà dell’Inter, a quota 7 reti. Il classe 2005 ha rilasciato un’intervista a Tuttosport. Queste le sue parole.
LE DICHIARAZIONI DI SPALLETTI SU PIO ESPOSITO
Pio Esposito, Spezia e i complimenti di Spalletti
Pio Esposito ha parlato della sua scelta di andare allo Spezia: “Penso che questa scelta che ho fatto due anni fa sia giusta. Già durante la stagione in cui erano in A si era valutata la mia posizione. Pensavo fosse posto adatto per crescere”. Lo scorso anno l’attaccante ha segnato 3 reti, alla sua prima stagione in assoluto tra i professionisti: “A volte si fanno considerazioni frettolose nel calcio. Avevo 18 anni, alla prima stagione tra i grandi, criticarmi era la normalità. In pochi vedevano il lavoro di tutti i giorni. Poi la squadra era diversa, non era quella dominante di ora, arrivano uno o due palloni a partita buoni. La salvezza? Lo scorso anno, mentre andavamo in pullman allo stadio per Spezia-Venezia ultima di campionato, dissi a Candelari, ‘oggi segno, ci salviamo, resto qui e facciamo grande cose.’Ha funzionato. Sogno di portare lo Spezia in Serie A, anche se la B è lunga e sono ancora giovane”.
Il classe 2005 ha ripercorso anche la sua infanzia, passata a giocare a calcio: “A Castellammare, al rione Cicerone avevano quel rettangolo ed io passavo più tempo lì che a casa. Mia nonna doveva scendere e rincorrermi per portami a casa, sui libri o a mangiare. Lì avevo i miei amici, quelli che ho ancora oggi, con i quali vivo”. Infine, un commento sulle parole spese dal Ct Spalletti nei suoi confronti:”Lo ringrazio per le belle parole, orgoglioso”.
Infine una battuta sul Napoli: “Non sono tifoso dei partenopei ma della Juve Stabia, squadra dove ha giocato mio padre. Ma sono stato al San Paolo da bambino in un Napoli-Roma, gol di Totti e Vucinic”.
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