Perinetti sulle seconde squadre: “Sono positive, ma serve un regolamento diverso”

Dopo la sconfitta contro l’Udinese nel primo turno di Coppa Italia, venerdì scorso, l’Avellino si ributta a capofitto negli impegni della Serie C. Il prossimo fine settimana, i lupacchiotti di mister Pazienza saranno impegnati nel secondo turno di Coppa Italia Serie C contro il Pontedera (Sabato 17 agosto, ore 21.00). Poi sarà campionato con l’esordio il 25 agosto sul campo del Picerno. Nel Girone C, dove è presente l’Avellino, ci sarà per la prima volta nella storia anche la Juve Next Gen (le due squadre saranno di fronte il 20 ottobre in Piemonte), progetto che i bianconeri stanno portando avanti da diverse stagioni. Intervistato durante la trasmissione “A Tutta C” sulle frequenze radiofoniche di Tmw Radio, il direttore dell’area tecnica biancoverde Giorgio Perinetti ha analizzato il progetto della Juventus ed espresso il proprio pensiero che sul regolamento che interessano le seconde squadre.

Seconde squadre, le parole di Perinetti

Il dt dell’Avellino, Giorgio Perinetti, ha parlato a Tmw Radio delle seconde squadre:“La Juventus ha dimostrato di avere un percorso più duraturo rispetto a Milan e Atalanta, e negli anni dalla Next Gen sono arrivati in prima squadra elementi come Soulé, Barrenechea, Iling-Junior e Huijsen. Personalmente vedo le Under-23 come una cosa positiva. In C potranno togliere posti a città magari blasonate, ma quest’anno la Juventus nel Girone C darà modo ai tifosi bianconeri del meridione di abbracciare la propria squadra del cuore. Certo, continuo poi a ribadire che servirebbe un differente regolamento, si potrebbe arrivare ad un gentlemen’s agreement con i presidenti, i quali potrebbero decidere di non utilizzare più di quattro stranieri in campo. Questo non vieterebbe di avere non italiani, ma permettere anche lo sviluppo dei nostri ragazzi. Ribadisco che una legge non è possibile, ma un gentleman’s agreement si potrebbe fare”.