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Palmieri, un lavoro partito da lontano: promozione Sassuolo e tantissimi talenti scovati

Le parole e la carriera di Francesco Palmieri, protagonista della promozione del Sassuolo nel suo primo anno da direttore sportivo.

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Francesco Palmieri (Sassuolo)
Palmieri Sassuolo

Chi è Francesco Palmieri, il ds del Sassuolo e tra gli artefici della promozione in Serie A dei neroverdi

Il Sassuolo è tornato in Serie A. La vittoria nel derby contro il Modena e il pari tra Mantova-Spezia, ha sancito il ritorno dei neroverdi nella massima serie dopo appena un’anno di cadetteria. Tra i protagonisti di questa risalita immediata c’è senza dubbio Francesco Palmieri, che al suo primo anno da direttore sportivo ha saputo incidere in modo decisivo.

Insieme all’amministratore delegato Giovanni Carnevali, l’ex responsabile del settore giovanile ha preso decisioni coraggiose e mirate, fondamentali per costruire una squadra competitiva capace di dominare il campionato e conquistare la promozione con cinque giornate d’anticipo. Per lui si tratta del primo grande successo tra i professionisti, dopo anni di eccellenza nel calcio giovanile con Parma e Sassuolo.

Francesco Palmieri (Sassuolo)

Francesco Palmieri (Sassuolo)

Le parole di Francesco Palmieri

In un’intervista concessa al Corriere dello Sport, Francesco Palmieri ha raccontato le emozioni del ritorno in Serie A del Sassuolo e il suo passaggio dal settore giovanile alla direzione sportiva della prima squadra. “Sostanzialmente nulla  è cambiato, solo i numeri perchè ci sono i risultati e le pressioni per raggiungerli. Nelle esperienze ho sempre curato i rapporti con le prime squadre”, ha spiegato.

Dopo i successi con la Primavera, la Supercoppa e le tre vittorie al Viareggio, ora è arrivato anche il trionfo in Serie B. “Emozioni diverse e bellissime che mi godo”, ha aggiunto. Su Raspadori, uno dei talenti cresciuti nel vivaio neroverde, ha precisato: “Giacomo da piccolo è cresciuto in questo ambiente. È un top, non l’unico. Tanti ragazzi stanno facendo percorsi, non mi piace fare nomi e con tutti mantengo ottimi rapporti”.

Infine uno sguardo al futuro: “Ci godiamo la promozione per poi metterci a tavolino e pianificare il futuro in A. Ci faremo trovare pronti, dobbiamo essere bravi senza mai dimenticare che siamo il Sassuolo tenendo i piedi per terra. Vogliamo il giusto mix tra giovani ed esperti, principalmente per mantenere la Serie A”.

Il percorso del ds

Dopo una lunga carriera da calciatore tra i professionisti, conclusa con l’ultima stagione al Bari nel 2003, ha intrapreso un nuovo percorso fuori dal campo. Dal 2004 al 2007 ha ricoperto il ruolo di team manager della squadra pugliese, mettendo in mostra fin da subito ottime doti gestionali. Le sue capacità non sono passate inosservate, tanto che nel 2007 è stato chiamato dal Parma come responsabile del settore giovanile, sotto la presidenza di Tommaso Ghirardi.

È rimasto in carica fino al 2015, anno del fallimento del club, contribuendo in modo decisivo alla crescita del vivaio emiliano. Terminata l’esperienza con i ducali, si è trasferito al Sassuolo, dove ha guidato il settore giovanile per quasi 10 anni. Nel 2024, dopo la retrocessione in Serie B, la società neroverde ha deciso di affidargli il ruolo di direttore sportivo. Una scelta rivelatasi vincente: grazie al suo lavoro e alla sua visione, il Sassuolo ha disputato una stagione straordinaria, coronato dal ritorno nella massima serie.

I talenti scovati

Francesco Palmieri ha lasciato il segno ovunque abbia lavorato, diventando un punto di riferimento nella crescita dei giovani talenti. A Parma ha contribuito allo svilluppo di giocatori come Gregoire Defrel, protagonista successivamente con Sassuolo e Sampdoria, e Alberto Cerri, oggi alla Salernitana ma con molte presenze in Serie A. Sempre nei ducali è emerso Jose Mauri, che ha poi vestito la maglia del Milan. Al Sassuolo ha proseguito il suo lavoro con grande continuità.

Sotto la sua gestione sono esplosi Martin Erlic, oggi al Bologna, con una decina di presenze con la nazionale croata e Lukas Haraslin, scoperto nel 2015 al Parma e poi  acquistato successivamente proprio dalla società neroverde. Tra i talenti più recenti cresciuti sotto la sua guida spiccano Stefano Turati, attuale portiere del Monza e Giacomo Raspadori, protagonista nel Napoli di Antonio Conte e nella Nazionale.

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