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ESCLUSIVA – Fortini, dalla Fiorentina all’esordio a Marassi. Il padre: “Un giorno sogna la Premier League”
Sogna ragazzo sogna. Non smetterlo mai di fare. La vita ci può riservare ostacoli, imprevisti e momenti difficile. L’importante è continuare a lavorare e crederci sempre. Niccolò Fortini è tra i giovani più interessanti presenti in Serie B. Cresciuto nel vivaio della Fiorentina, a fine agosto è passato alla Juve Stabia, tra le sorprese di questo campionato.Una scelta ambiziosa e fondamentale per la sua crescita. Dalla Viola alla prima in Serie B, dalle giovanili al calcio dei grandi. Noi abbiamo intervistato il papà di Niccolò, ovvero Simone Fortini. Con lui abbiamo parlato del percorso di crescita del figlio e non solo.
L’INTERVISTA AL CAPO SCOUTING DEL BENEVENTO INNOCENTI
Fortini, l’emozione dell’esordio in B
Partiamo dal passato recente. Anzi recentissimo. Venerdì sera, Niccolò ha esordito dall’inizio in Serie B. Il palcoscenico? Uno degli stadi più antichi d’Italia: Marassi. Schierato dall’inizio da mister Pagliuca, ha fornito l’assist ad Adorante per la rete del momentaneo 1-1, contro la Sampdoria. La sfida è poi terminata per 1-2 per le Vespe. “Ho saltato tre partite della carriera di mio figlio – esordisce il padre – ma non quella dell’altra sera. Paradossalmente, sembra che fossi io quello in tensione, che ero sugli spalti, e non lui, che era in campo. L’importante sarà confermarsi. A lui ho detto: “hai alzato le aspettative, adesso sono affari tuoi” (ride ndr)”. Un emozione che rimarrà per sempre impressa nella mente del classe 2006: “É stato sveglio fino alle 5 di mattina per l’adrenalina che aveva in corpo”.
Gli inizi e la crescita nella Fiorentina
Di padre in figlio. Si perchè Simone Fortini ha giocato per diversi anni in Serie C. “Si è avvicinato al calcio grazie a me ma soprattutto grazie a suo fratello. Ha iniziato con la Lucchese Junior. A 7 anni e mezzo, è arrivata la chiamata della Fiorentina. Le difficoltà ci sono state: durante lo sviluppo ha avuto dei problemi fisici. Non solo questo: Niccolò è di Lucca e per 10 anni, quasi tutti i giorni, ha fatto Lucca-Firenze e Firenze-Lucca per gli allenamenti. Senza la passione e l’ambizione queste cose non le puoi fare. La società e gli allenatori hanno sempre avuto fiducia in lui. Allenarsi ed essere convocato dalla prima squadra è stato per lui una grande occasione di crescita”.
Fortini, Castellammare e il sogno
Immaginate andare via di casa a 18 anni. In estate, Niccolò Fortini ha lasciato in prestito la Fiorentina, passando alla Juve Stabia. Qual è stata la reazione della famiglia? “Io e il fratello abbiamo caldeggiato questa opportunità: un ragazzo così giovane che gioca in Serie B è meraviglioso. Un ‘opportunità per anticipare i tempi. La mamma invece era praticamente disperata. La trattativa si è concretizzata nelle ultime 4 ore di mercato”. Niccolò si trova al suo ultimo anno di scuola superiore: “Fino alla terza, ha fatto un liceo statale. Dall’anno scorso, frequenta un liceo privato, che gli consente di conciliare lo studio con gli allenamenti. Mi auguro che quest’anno prenda il diploma”.
Il padre ha le idee chiare su quale sia il sogno del figlio: “Far benissimo a Castellammare e esordire in Serie A con la Fiorentina. Un giorno, il suo sogno sarebbe anche quello di giocare in Premier League. Sin da piccolo lui tifa Chelsea. Quest’estate, ha partecipato con la Viola ad una tournée in Inghilterra: è rimasto stupito dagli stadi e dalle strutture che ci sono”.
CREDIT FOTO: LEONARDO BARTOLINI
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