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Milan, sguardo al futuro: i giocatori pronti al salto
Il Milan dà uno sguardo al futuro: ecco la situazione, tra Under 23 con risultati zoppicanti e giovani che non riescono a stare in prima squadra con continuità.

Milan, uno sguardo al futuro… ma senza Milan Futuro?
Il bivio nel futuro dei rossoneri è ovviamente legato a doppio filo al destino dell’Under 23. In questo momento infatti, Camarda e compagni sono invischiati nella notta per non retrocedere in Serie D, un colpo che sarebbe durissimo e forse tarperebbe le ali al progetto a neanche un anno dalla sua nascita. Al momento, due vittorie consecutive hanno raddrizzato parzialmente la situazione, ma con 30 punti e praticamente nessuna possibilità di agganciare il quindicesimo posto, i playout sono ormai cosa fatta. E’ da questo purgatorio che il Milan dovrà risorgere per costruirsi, appunto, un futuro di nuovo in Serie C.
In questa cornice di incertezza, si inserisce anche una Primavera dall’andamento dannatamente claudicante. Ancora in linea di galleggiamento in campionato, ma con un sesto posto precario, Guidi è reduce da una stagione in cui ha dovuto fare i conti con delle porte scorrevoli che hanno influito sulla costruzione della chimica di squadra, con giocatori costantemente in un limbo tra Under 20, Under 23 e prima squadra.

Francesco Camarda
Milan, Liberali e gli altri gioielli da salto definitivo
Mattia Liberali, oppure: “Mattia, liberati”. Dalle catene di una mentalità che non gli permette di spiccare il volo, oppure da uno status che è in continuo mutamento e cambia costantemente direzione. Il talentuosissimo fantasista è ormai davanti all’ultimo bivio, ingabbiato però da una gestione abbastanza frenetica. Sempre in movimento tra Primavera, prima squadra e Under 23, il classe 2007 incide ma solo a corrente alternata. Dopo l’esordio da titolare in Serie A, in quel Milan-Genoa del 15 dicembre 2024, ci si aspettava un graduale inserimento nel gruppo allenato da Fonseca prima e Conceicao poi.

Mattia Liberali
Eppure, quella è stata l’ultima apparizione tra i grandi, un certificato della mancanza di certezze che ha condizionato la stagione del Milan ad ogni livello. Di lì in poi tanta, troppa Primavera per un talento con quelle intuizioni e con quella tecnica da sfruttare tra le linee: 11 presenze condite da 1 gol e 1 assist, con annessa sparizione dai radar sia dell’Under 23 che, come detto, della prima squadra.
Milan, difesa e centrocampo dell’avvenire
Un altro profilo interessante è quello di Matteo Dutu. Classe 2005, dotato di ottime letture e capacità atletica, è un centrale che potrebbe fare molto comodo all’Under 23, che ha soltanto accarezzato durante questa stagione con 1 presenza in Serie C. Per lui invece esperienza corposa in Primavera, con 76 apparizioni in tre stagioni tra Lazio e Milan. Ora però, l’Under 20 comincia a stargli un po’ stretta e il salto in U23 sarebbe il naturale decorso degli eventi.

Matteo Dutu
Altri due indiziati per compiere un ulteriore passo in avanti sono Eletu e Bakoune. Ormai considerabili veterani, per il terzino classe 2006 è giunta l’ora di misurarsi con il professionismo dopo una stagione con la fascia al braccio e impreziosita da leadership e spunti offensivi (2 gol e 3 assist). Il nigeriano è invece la chiave per azionare la manovra rossonera, detta tempi e spazi e ha capacità di leggere in anticipo la sceneggiatura della partita, piazzandosi sulle linee di passaggio con senso della posizione.

Victor Eletu
Milan, traffico dalla trequarti in sù
Fantasia, giocate risolutive e tanta voglia di spaccare il mondo. A tutte le latitudini, il Milan può contare su una batteria di trequartisti con moltissimo potenziale inespresso o ancora da scoprire. Primo su tutti è Filippo Scotti, che dopo un anno in cui ha anche cambiato pelle adattandosi al modo di interpretare gli spazi da prima punta, è prontissimo per l’U23 e forse anche per una finestra aperta sulla prima squadra. La doppia cifra in campionato dimostra un killer instinct che non aveva mai esplorato con questa continuità. A proposito del morso del cobra, parliamo anche di Alessandro Bonomi: altro classe 2006, ha dimostrato carisma da vendere e colpi da vero numero 10; con 9 centri e 4 assist insegue Scotti nella classifica marcatori della squadra.

Filippo Scotti
Terminiamo con Maximilian Ibrahimovic: il peso di un cognome ingombrante, la leggerezza di un giovane che ha le idee chiare. Tanti spunti interessanti, in una stagione sicuramente altalenante ma con alcuni momenti di altissimo calcio. E anche per lui si aprono le porte della Serie C, che sarebbe un importante banco di prova.
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