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Kayode, dai dilettanti al tetto d’Europa: il terzino viola nella top 100 del CIES
Michael Kayode, giocatore della Fiorentina, è uno dei 100 migliori prospetti Under 20 inseriti in questa speciale classifica.
Il Cies (osservatorio calcistico) verso la fine di aprile ha riportato un report stilando i 100 giocatori U20 con più minutaggio nell’ultimo anno. È stato calcolato ogni singolo minuto in gare ufficiali con club e Nazionali (maggiori e U21) oltre al livello sportivo di ogni impegno.
Facendo un’ampia scrematura, siamo giunti ad analizzare coloro che hanno performato ancor di più in termini di tempistiche nei massimi campionati mondiali. Dopo avervi parlato del 18esimo, Endrick Felipe, ora tocca al numero 17 della lista. Ecco di chi si tratta.
Michael Kayode, storia e caratteristiche
Il giocatore di oggi è noto a tutti coloro che masticano il calcio italiano, andando prima per gradi e partendo da quello “minore”. E’ la storia di Michael Kayode, terzino destro italiano di origini nigeriane della Fiorentina. Michael Kayode cresce nel settore giovanile della Juventus, la quale però non crede nelle sue doti, liberandolo. Per lui la chiamata dalle serie inferiori: esordisce all’età di 16 anni in Serie D nel Gozzano, diventando il più giovane a trovare il gol nella quarta serie italiana.
Nel 2021 la chiamata con la Primavera capitana da Alberto Aquilani, che lo accoglie come un figliolo e ne custodisce il talento, lanciandolo sempre dal 1′ nella sua rosa. Con la Primavera della Fiorentina si toglie la soddisfazione di vincere una Coppa Italia e due Supercoppe, prima che la Prima squadra si accorga di lui portandoselo con sè.
La gioia più grande
Il sogno di tutti i bambini è quello di esordire nel massimo campionato italiano; sogno per Kayode si avvera alla prima giornata della passata stagione in cui Vincenzo Italiano lo lancia fin dal 1′ nella convincentissima vittoria a Marassi. L’infortunio di Dodò, oltre alle immancabili ottime prestazioni, fanno sì che il titolare diventi proprio il classe 2004, che a fine anno arriverà a collezionare ben 26 presenze in Serie A oltre a quelle maturate in Conference League (6).
Cosa chiedere di più? Beh, la Nazionale – a prescindere da quale sia. Dopo la breve parentesi con l’U18, ecco la chiamata con l’U19 di Alberto Bollini, con il quale diventa il titolarissimo sulla fascia di destra. Agli europei di calcio del 2023 scrive la pagina più bella della sua carriera fino a questo momento, permettendo grazie al suo colpo di testa in finale con il Portogallo di alzare al cielo la Coppa.
Un futuro tutto da scrivere
L’inizio di questa stagione è parecchio allarmante per un ragazzo che fino a qualche istante prima è stato l’italiano più vicino al candidatura per il premio Golden Boy. Con Raffaele Palladino si è ritagliato un minutaggio veramente scarno in campionato, collezionando appena 34 minuti in ben 13 giornate; procedimento inverso in Coppa nelle quale è sempre partito dall’inizio. Logico che il ragazzo gradirebbe più spazio, motivo per cui non è da escludere un’eventuale prestito – se non addirittura cessione – già in questa finestra di mercato.
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