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Mannini si racconta: “Sarò sempre grato alla Roma e a Mou. Mi ispiro a un ex giallorosso”
Mattia Mannini, centrocampista classe 2006 in forze alla Roma Primavera, ha parlato ai microfoni di Radio Serie A e RDS.

“È Sempre Primavera“, la rubrica di Radio Serie A e RDS condotta da Andrea Consales, ha registrato una puntata presso il centro tecnico “Fulvio Bernardini” di Trigoria, noto per essere la casa della Roma. Ospiti di questo episodio il responsabile del settore giovanile giallorosso Alberto De Rossi (qui le sue considerazioni) e il giocatore della Roma Primavera Mattia Mannini, centrocampista classe 2006 in giallorosso ormai da cinque anni. Ecco alcune delle sue dichiarazioni.
Roma Primavera, Mattia Mannini si racconta
Il ragazzo, originario di Sarzana, ha mosso i primi passi da giovanissimo nel vivaio dello Spezia, per poi approdare in giallorosso nel 2020. Fino a questo momento alla corte di mister Federico Guidi, Mattia ha collezionato due gol e tre assist in dodici presenze. “Onestamente nasco da centrocampista, da mezz’ala – racconta – Ciononostante ho giocato in tantissime posizioni, ho fatto veramente tanti ruoli ma è una cosa che mi piace. Mi fa piacere che si noti questa mia duttilità, è una caratteristica molto utile nel gioco del calcio odierno. Anche gli allenatori spesso mi utilizzano e mi sperimentano in vari punti del campo. Sono molto contento di questa mia qualità e mi piace che mi venga riconosciuta. Se dovessi scegliere un ruolo confermo quanto detto prima: l’interno di centrocampo è quello che preferisco“.
Una caratteristica che Mannini condivide con uno dei suoi punti di riferimento: Alessandro Florenzi. “Anche lui ha indossato questa maglia quindi è sicuramente un giocatore a cui posso ispirarmi, ma ce ne sono anche tanti altri molto forti che ora giocano con la prima squadra. Tanti altri giocatori che posso osservare e studiare per poi cercare di riportare in campo” prosegue Mattia. Uno degli ultimi ad aver fatto questo salto di qualità è proprio Niccolò Pisilli, ex compagno di squadra di Mannini. “Niccolò è un amico vero, siamo molto legati. Inoltre abbiamo anche vissuto parecchie battaglie insieme sul campo. Glielo dico sempre, sono molto orgoglioso di lui e di quello che sta facendo. Sono felicissimo per lui, ovviamente gli auguro il meglio e chissà che magari non ci ritroveremo (ride, ndr)”.
Ormai è il quinto anno che Mattia indossa la maglia della Roma ma, come ammette lui stesso, ha sposato subito il progetto giallorosso. Un progetto che gli ha permesso di migliorare costantemente fino al punto di essere convocato con le Nazionali giovanili. “Sono contento di essere arrivato qui, in questo magnifico club. I colori giallorossi mi sono subito entrati nelle vene. Ho avuto anche la possibilità di fare un stage con la Nazionale di Mancini, anche se all’epoca ero solo un ragazzino dell’Under 18: in quel frangente ho avuto la possibilità di confrontarmi con calciatori di livello altissimo. L’esordio è stato l’apice della mia carriera fino a questo momento, posso solo dire grazie alla Roma e a mister Mourinho per l’opportunità” conclude.
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