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Lucescu: “Giovani bravi devono giocare subito. È colpa degli allenatori”

Il noto allenatore ha analizzato l’eliminazione dell’Italia

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Il noto allenatore Mircea Lucescu, con trascorsi importanti anche in Italia come tecnico, ha analizzato l’eliminazione della Nazionale azzurra dall’Europeo in corso in Germania. Una sconfitta, quella della squadra di Luciano Spalletti, che ha fatto scattare la feroce critica di appassionati e addetti ai lavori, con tantissimi temi sul tavolo

Lucescu sui giovani

“Io i giovani bravi li ho sempre fatti giocare. Feci debuttare Pirlo in Serie A quando aveva compiuto 16 anni da soli due giorni. Il range di età dai 17 a 21 anni è il più delicato per un giocatore: è in quel momento che cresce, esplode e diventa un campione oppure sparisce. In Italia li mandano, quando va bene, in Serie B o C e li lasciano lì per qualche anno, ma così facendo si adeguano al livello e quando vengono finalmente portati in Serie A si scontrano con calciatori già maturi senza aver acquisito le giuste competenze”.

Mircea Lucescu

Mircea Lucescu ha parlato dell’Italia e dei giovani

“La colpa è degli allenatori”. Le parole di Lucescu

“Giocare a 17 anni? Se sono bravi, perché no? Non devono passare degli anni per consacrare un talento. Qualcuno deve prendersi le responsabilità di farli giocare. Il problema sono gli allenatori dei club, mi pare evidente. Spalletti ha detto che d’ora in avanti si cambia e punterà di più su gente giovane e non ho dubbi che lo farà, ma bisogna vedere se gli allenatori delle varie squadre lo aiuteranno in questo compito. Che poi sarebbero loro stessi a trarne vantaggio”. 

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