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Jordan James, il trionfo del duro lavoro: il CIES lo inserisce nella sua Top 100
Jordan James, centrocampista del Rennes, è uno dei 100 prospetti Under 20 migliori, inseriti dal CIES in questa speciale classifica
Attraversare la Manica, guardarsi indietro con quella lacrima che solca il viso, ma con zero rimpianti e tanto entusiasmo per il futuro. Jordan James può farlo serenamente, grazie al trasferimento che per 5 milioni di euro lo ha visto completare il passaggio dal Birmingham al Rennes. E il Cies lo premia inserendolo nella Top 100 dei giovani Uner 20 più esperti e talentuosi al mondo.
Jordan James, l’allievo prediletto di Stakanov
Nella stagione 23/24, Jordan James ha incarnato perfettamente lo spirito di una città come Birmingham. Lavoro, sudore, sacrificio, un mantra per chi vive non conoscendo il significato della parola “fatica”. Capo popolo se ce n’è uno, il classe 2004 incarnava lo spirito laborista del cuore del tifo, elevandolo all’ennesima potenza con delle prestazioni da leader carismatico.
42 presenze (dicasi 42) sulle 46 totali in Championship. Il tutto arricchito da 8 gol che nell’economia del campionato fruttano 8 punti (2 vittorie e 2 pareggi). E nonostante un minutaggio che rompe ampiamente il muro dei 3000 minuti, il destino si presenta alla porta e batte cassa, chiedendo al giovane di pagare un conto salatissimo come la prima retrocessione in carriera.
Un percorso di crescita abbacinante, con un’energia trascinante e una tempra che mischia alla perfezione le sue origini a metà tra il Galles e l’Inghilterra. Un evoluzione tecnica e tattica che non merita un arresto così improvviso e consistente: per questo motivo, davanti al tuttocampista ventenne si aprono le porte del Rennes in Ligue 1.
L’impatto in Francia
Al momento, il conto aperto con il contesto del calcio francese è abbastanza modesto. Solo 3 presenze e 27 minuti totali in campo traducono uno scarso impiego, sempre a partita in corso e nei finali di match. La fiducia però, specialmente per quanto espresso nella scorsa stagione, non deve abbandonarlo. Le sue caratteristiche e la sua qualità nella doppia fase emergeranno sul lungo periodo, stregando anche il pubblico bretone. E intanto il Galles se lo coccola, convocandolo per i prossimi impegni in Nations League.
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