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Jobe Bellingham, il siquel del fratello Jude nella Top 100 del CIES

Jobe Bellingham, giocatore del Sunderland, è uno dei 100 migliori prospetti Under 20 inseriti in questa speciale classifica.

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Jobe Bellingham
Jobe Bellingham

Il Cies (osservatorio calcistico) verso la fine di aprile ha riportato un report stilando i 100 giocatori U20 con più minutaggio nell’ultimo anno. E’ stato calcolato ogni singolo minuto in gare ufficiali con club e Nazionali (maggiori e U21) oltre al livello sportivo di ogni impegno. Facendo un’ampia scrematura, siamo giunti ad analizzare coloro che hanno performato ancor di più in termini di tempistiche nei massimi campionati mondiali. Dopo avervi parlato del 42esimo, Caleb Wiley, ora tocca avanti al numero 41 della lista. Ecco di chi si tratta.

Jobe Bellingham, la carriera

Jobe Bellingham cresce nel settore giovanile del Birmingham (prima analogia con il fratello, la cui cessione evitò il fallimento del club). La prima convocazione in prima squadra nel turno di EFL Cup nell’agosto del 2021 all’età di 15 anni; un predestinato, insomma. Il mancato esordio e la perseveranza fino all’esordio in Fa Cup a gennaio, prima di esordire una settimana più tardi in Championship.

In estate la firma del suo primo contratto professionistico e 22 presenze sotto la gestione di John Eustace, tecnico che lo lancia al grande pubblico. Parallelamente, con la nazionale U18 inglese diventa capitano e sigla i suoi primi sigilli da calciatore professionista. Dopo una sola stagione nella città regala, la firma con il Sunderland, uno dei club più iconici e storici, ripartito dalle categorie infime dopo il fallimento. In questo biennio Jobe si conferma essere una certezza nel campionato cadetto inglese, siglando ad oggi 9 reti in 56 presenze – bottino niente male.

Jobe e Jude: i Bellingham a confronto

J.Bellingham, dove la “J” non sta per Jude, bensì Jobe. Il cognome, invece, è dei più noti dal momento che il fratello è uno dei centrocampisti più forti del momento e milita nientepopodimeno che nel Real Madrid. Il piccolo Bellingham, classe 2005, ha un percorso simile a quello del fratello, quantomeno agli albori, prima di scegliere altri lidi pur rimanendo in Inghilterra. Ed ecco che il paragone con il fratello, alla medesima età, n’è la logica consequenziale: uno al Sunderland, l’altro al Borussia Dortmund prima che arrivasse la chiamata monstre dei Galacticos.

Due centrocampisti dalle numerose affinità, ricordarsi di uno per risalire a quell’altro perché, in effetti, per movenze, postura del corpo e presenza fisica in campo sembra veramente che Jobe si sia incarnato in Jude. Ma allora la domanda che ci si pone è la seguente: perchè uno gioca in Championship (si spera per poco ancora) mentre l’altro è nella squadra più titolata al mondo? E qui subentrano i numeri, nei quali il Bellingham maggiore fu di gran lunga superiore. Jobe sta al Sunderland come Jude stava al Dortmund, stessa dinastia, squadre totalmente divere.

Le caratteristiche di Jobe

Tutti avrete presente il modo di giocare di Jude Bellingham vero? Bene, Jobe altro non è che il siquel. Un rewind di quello che fu quel meraviglioso centrocampista capace di incantare e aizzare l’animo intenso di tutta la Gelbe Wand. Il piccolo Bellingham nasce trequartista, ma adattabile anche da falso nove o perlopiù da centrocampista centrale, meno sulle fasce.

Giocatore di ottima stazza fisica capace di portare centimetri in area di rigore o in mezzo al rettangolo verde, garantendo solidità e quantità, specialmente nella fase di non possesso, con quei recuperi e ripiegamenti difensivi che tanto ricordano l’esuberanza del fratello Jude.

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