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Jack, l’ultimo della dinastia Hinshelwood: il gioiellino del Brighton che ha stregato De Zerbi

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Hinshelwood Brighton

Il CIES (osservatorio calcistico) verso la fine di aprile ha riportato un report stilando i 100 giocatori U20 con più minutaggio nell’ultimo anno. È stato calcolato ogni singolo minuto in gare ufficiali con club e Nazionali (maggiori e U21) oltre al livello sportivo di ogni impegno. Facendo un’ampia scrematura, siamo giunti ad analizzare coloro che hanno performato ancor di più in termini di tempistiche nei massimi campionati mondiali. Dopo avervi parlato del 97esimo, Mateo Chávez, ora tocca avanti al numero 96 della lista. Ecco di chi si tratta.

VIDEO – IL PRIMO GOL DI HINSHELWOOD COL BRIGHTON

Jack Hinshelwood, tra Brighton e De Zerbi

Il giocatore in questione si carica sul groppone il peso di una dinastia britannica tra le più attive, in termini numerici, nelle serie professionistiche inglesi. Jack Hinshelwood è giustappunto l’ultimo inglese della famiglia ad aver solcato i più bei campi d’Inghilterra. Il classe 2005 ha scalato tutte le trafile del Brighton fino all’approdo in prima squadra sotto la gestione di Roberto De Zerbi. Proprio a lui deve la massima gratitudine per averlo fatto prima esordire contro i Villains (2022-23) e poi dato maggior minutaggio nella stagione scorsa. Nelle prime giornate fa la spola tra la prima squadra e l’U21. Si allena con la prima, gioca con la seconda. Fino a quando, tutto d’un tratto, il tecnico ha un bagliore e lo lancia dal 1’ nella trasferta di Birmingham, ancora una volta contro l’Aston Villa. L’esito, però, non è propriamente lo stesso.

Di lì ci vorranno due mesi prima di rivederlo in campo, in ben 11 gare di fila, di cui 8 dall’inizio e 3 a gara in corso. Dove lo metti lui sta. Ricopre praticamente tutti i ruoli delle vie centrali, con le sfumature annesse. Inizia il suo percorso calcistico da vertice basso – il “regista” (termine vetusto), per intenderci – ma è con De Zerbi che arriva a spingersi anche in zona gol. Già nelle Under aveva fatto vedere come fosse parecchio incline alla fase realizzativa nonostante lo schieramento in campo, per cui bastava solo qualcuno che avesse il coraggio di traslarlo dalla sua collocazione iniziale. Nella decina di gare disputate la passata stagione in Premier League, ha messo a segno ben tre reti, e in ognuna di queste il suo Brighton ha portato a casa il massimo del bottino. Nel clou della sua carriera, però, il patatrac: un infortunio al piede lo costringe a terminare in netto anticipo la sua stagione.

Le caratteristiche di Jack Hinshelwood

Se sei giovanissimo e finisci con il sentire l’odore della prima squadra, dinanzi a te si presentano due strade: quella di colui che si sente già arrivato e quella di crede sia l’inizio di tutto. Beh, Jack appartiene a questo secondo gruppo. Lavora con umiltà, dedizione e sacrificio per essere il migliore, della sua famiglia ma non solo. È nelle giovanili del Brighton da quando aveva otto anni, ora di anni ne ha diciannove ma ciò che non muta è la sua squadra del cuore. Giocatore duttile e variopinto, capace di leggere le fasi del gioco. Sotto le redini di De Zerbi è stato impiegato da centrale difensivo, da mediano davanti alla difesa, da terzino destro, centrocampista alto e spostato a destra, ricordando come all’anagrafe risulti appena maggiorenne. Nella media a livello di statura: i suoi 182 centimetri gli hanno permesso di togliersi due delle tre soddisfazioni in prima squadra. Giocatore molto interessante in fase di interdizione e di prima aggressione, trasformando l’azione da inoffensiva a offensiva.

Una famiglia di professionisti

Jack è il sesto degli Hinshelwood a giocare tra i professionisti in Inghilterra. Il padre, Adam, ha vestito la maglia del Brighton dal 2002 al 2009, sfiorando la convocazione con la nazionale U21 per via di un infortunio che poi ne ha scombussolato i piani. Da lì, il suo nome è legato alle serie inferiori, facendosi comunque valere. La famiglia Hinshelwood ha cominciato a mettere le proprie radici nel calcio inglese negli anni ’40. Il bisnonno di Jack, Walter, ha militato come esterno d’attacco in squadre come Fulham e Chelsea. Paul, nonno di Jack, ha indossato la maglia del Crystal Palace negli anni ’70 da terzino destro, riuscendo ad arrivare perfino alla nazionale U21. A completare il quadro di famiglia dei Hinshelwood ci sono Martin, prozio di Jack (Crystal Palace), ed infine Danny, figlio di Martin, anche lui ex Brighton. In Jack, però, è riconosciuto un talento superiore rispetto ai suoi avi. Gli stessi a essere i primi supporters del ragazzo e la prima voce in capitolo. Stesso pensiero vale per Roberto De Zerbi. Proprio lui ha pescato un gioiellino non da poco e che si sposa ad hoc con il suo credo calcistico.

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