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Ibrahim Osman, un diamante nel ghiaccio: dalla Danimarca alla Top 100 del CIES

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Ibrahim Osman
Ibrahim Osman

L’anello di congiunzione di due mondi separati da migliaia di chilometri, ma anche da cultura e tradizioni. Ibrahim Osman è stato inserito nella Top 100 dei giovani Under 20 più talentuosi ed “esperti” del mondo.

Ibrahim Osman, un diamante nel freddo Nord

Il classico punto di rottura nella narrativa del Nord come territorio inospitale per il talento. Ad onor del vero, negli ultimi anni sono stati tanti gli esempi di fenomeni provenienti dalle basse temperature: Hojlund, Haaland, Isak, fare un elenco completo è quasi impossibile. Ibrahim Osman sembra quindi destinato a dare continuità alla tradizione degli ultimi cinque anni, portando sul continente una ventata gelida di talento e giocate.

Forse, ad aiutarlo anche l’indole sanguigna e calda di un popolo che vive agli antipodi rispetto alla Danimarca, ovvero il Ghana (suo paese d’origine). Il classe 2004 unisce i due estremi del mondo nel suo modo di interpretare il calcio: rigoroso e puntuale sulla corsia di sinistra, ma anche propenso alla giocata estemporanea, all’intuizione.

Nella scorsa stagione, 44 presenze e una consistente fetta di esse (10) arrivano tra Preliminari e Conference League. Un bottino che trova riscontro anche nei gol, 10 in tutto, e nelle offerte decisive ai compagni, con 8 assist in tutte le competizioni. Sfiorato il muro dei 3000 minuti, sono 2870 (con una media di 65 per allacciata di scarpe). Il tutto decidendo anche partite importanti: a segno nell’1-3 all’Aarhus, protagonista con l’assist nel 3-1 al Brondby; a referto anche nel Championship Round, con un gol decisivo nell’economia del 2-1 al Copenhagen e del 3-3 contro il Midtylland.

Il Feyenoord come prima finestra sull’Europa Continentale

D’estate è arrivato il passaggio ad una delle realtà più solide d’Olanda, quel Feyenoord che verso i giovani ha sempre avuto un’attrazione quasi viscerale, facendone il motore dei propri successi. Impatto fino ad ora rivedibile, con sole 3 presenze da subentrato in Eredivisie, ma superato il periodo di assestamento ci sarà sicuramente più spazio per il ghanese.

Ricordando che il prossimo anno tornerà a Brighton, club che lo ha acquistato per 19,5 milioni e che si sta arricchendo di talento dall’Africa (Adingra, Minteh, Baleba e Lamptey gli altri).

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