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Huijsen, la Spagna non perde tempo: prima chiamata con l’U21

Il difensore classe 2005 vestirà i colori della roja

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Huijsen Roma

Da debuttante a certezza il passo non è breve. Stagione da incorniciare fino a questo momento per Dean Huijsen. Una crescita quasi sorprendente quella del classe 2005, che in pochi mesi è passato dalla Serie C alla Serie A, ritagliandosi uno spazio importante all’interno della Roma di De Rossi. Un salto di qualità evidente: in giallorosso, Huijsen ha totalizzato 2 reti e 1 assist in 11 presenze. Con grande probabilità, al termine della stagione il 18enne tornerà alla Juventus. Le sue prestazioni non sono passate inosservate, tanto da meritarsi la prima convocazione con la Spagna U21

Spagna U21, prima convocazione per Huijsen

Una notizia che ormai era nell’aria. Pochi minuti fa, il ct della Spagna U21  Santi Denia ha reso noto la lista ufficiale dei convocati. A spiccare è il nome di Dean Huijsen, che prenderà quindi parte alle sfide contro Slovacchia e Belgio. Sebbene infatti sia nato ad Amsterdam, il difensore da bambino si è trasferito con la famiglia a Marbella, in Spagna. Secondo quanto riportato da Marca, Huijsen avrebbe espresso la volontà di giocare per la Roja, ottenendo nei giorni scorsi la cittadinanza spagnola. La Federcalcio ha accolto con interesse il suo desiderio, convocandolo con la formazione U21. Negli anni passati, il difensore aveva giocato con le nazionali giovanili dell’Olanda, perdendo nel 2023 con gli Orange la finale dell’Europeo U19. 

Huijsen Roma

Le parole di De Rossi su Huijsen

Nei giorni scorsi, Dean Huijsen era stato elogiato dal suo tecnico, Daniele De Rossi: “Non ci sono limiti, perché ha un livello di conoscenza, di lettura, di gioco, che difficilmente insegni a un giocatore in prima squadra. È qualcosa che lui ha dentro, per me potrebbe fare il centrocampista, giocare davanti alla difesa. È uno che ha letture, sia di traiettoria che di giocate, da giocatore trentenne a fine carriera che si gestisce e legge bene tutte le situazioni. Ha solo diciotto anni e arriva la cosa difficile, inserire all’interno di un giocatore fenomenale con la palla al piede anche una solidità difensiva costante per novanta minuti, letture in sicurezza di alcune situazioni. Ha il tempo davanti e fin quando potremo noi cercheremo di aiutarlo perché è un ragazzo a posto, è un giocatore bello da vedere e da allenare”.

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