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Graziani: “Movimento giovanile italiano debole. Sulla Primavera…”
Ecco le parole dell’ex attaccante italiano
La disfatta dell’Italia a Euro 2024 è ormai una delle questioni più amare degli ultimi giorni, diventando il centro dei dibattiti tra tifosi, opinionisti e anche figure di rilievo nel mondo del calcio italiano. Oltre alle critiche rivolte ai protagonisti di quest’avventura, a partire dall’allenatore Luciano Spalletti per poi continuare con i calciatori interpreti di questa disfatta, sono iniziati anche numerosi interrogativi sulla qualità dei calciatori azzurri e in particolare lo sguardo è stato rivolto sui giovani. Il vero e proprio dibattito adesso si concentra sull’organizzazione dei settori giovanili italiani e in particolare sulle modalità di utilizzo dei giovani talenti. Qualche ora fa l’ex calciatore della Roma e del Torino tra le tante, Francesco Graziani, ha parlato ai microfoni di TuttoMercatoWeb, esprimendo il suo parere sull’eliminazione dell’Italia dagli Europei e offrendo la sua visione sul principale motivo della disfatta azzurra nel corso di questi ultimi anni (tralasciando la vittoria dell’Europeo nel 2021).
Ma quali sono le parole di Graziani sull’eliminazione e qual è il problema principale evidenziato dall’ex calciatore italiano di ruolo attaccante? Scopriamolo insieme.
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Troppi stranieri nelle Primavere…
Francesco Graziani ha aperto la sua intervista descrivendo innanzitutto le sensazioni provate a causa dell’eliminazione degli azzurri dall’Europeo:
“Il giorno dopo fa meno male, uno ne prende coscienza, ne prende atto. La delusione comunque è forte, non me lo aspettavo. Nel calcio si può perdere, ma qui c’è stata proprio una lezione di calcio e questo non può non fare male”.
Successivamente però si è concentrato sul problema principale del movimento calcistico italiano, che parte proprio dalla gestione dei rispettivi settori giovanili e delle Primavere:
“Il problema è che l’80% dei calciatori della Serie A sono stranieri. Sono troppi. Gli italiani sono solo il 20% e se noi non diamo forza al nostro movimento, ai nostri settori giovanili e ai nostri formatori è un problema, non si va da nessuna parte. Tanti dei nostri ragazzi si perdono. Anche nelle seconde squadre ci sono 6-7 stranieri. Due anni fa il Lecce ha vinto il campionato Primavera con 11 stranieri in campo…”.
Poco spazio per i giovani…
Alla fine dell’intervista, Graziani ha fatto appello a tutti i giovani che recentemente hanno vinto competizioni importanti con la Nazionale giovanile italiana, rimproverando soprattutto chi non lascia giocare in Serie A questi talenti:
“Abbiamo vinto tanto a livello giovanile, ma dei ragazzi che hanno vinto con l’Under 19 quanti stanno giocando in Serie A? A 19-20 anni sei già un giocatore di calcio”.
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