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Abete e le seconde squadre: “Data la disponibilità per averle anche in D”

Giancarlo Abete, presidente della Lega Serie D, ha parlato della possibilità di avere le seconde squadre nei dilettanti: le dichiarazioni.

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Giancarlo Abete
Giancarlo Abete

Nelle ultime settimane il tema delle seconde squadre ha trovato la sua espansione oltre alla Serie C. O meglio, c’è stata un’apertura importante e radicale riguardo la possibilità delle U23 di retrocedere dalla Lega Pro alla LND. Un modo per creare un legame tra le varie categorie, ma per essere tale ci sarebbe da valutare le riforme e i regolamenti. A tal proposito, Cronache di Spogliatoio ha deciso di intervistare Giancarlo Abete, presidente della Serie D.

Giancarlo Abete, la Serie D e le seconde squadre

Sulle seconde squadre: “Abbiamo dato la disponibilità per avere le seconde squadre anche in D e nei dilettanti. Crediamo che debba esserci continuità sportiva nel bene e nel male. Se i risultati non arrivano, è giusto che sia contemplata la retrocessione dalla C. In Spagna accade. Abbiamo rapporti organici con la Serie C e abbiamo dato apertura a garantire un naturale corso sportivo con promozioni e retrocessioni.

LE PAROLE DI ABODI SULLE SECONDE SQUADRE E LE POSSIBILI RIFORME

Noi abbiamo dato la nostra disponibilità, occorre però armonizzare i regolamenti per tutelare tutte le società. Perché dalla Serie D sale una sola squadra nel girone: c’è il rischio di rimanere “impantanati” nei dilettanti. Il livello della Serie D si è alzato, è la quarta divisione e riuscire ad arrivare tra i professionisti è sempre più difficile. Ci sono squadre che hanno fatto la A che lottano per farlo”.

L’INTERVISTA COMPLETA A GIANCARLO ABETE

Il paragone con il passato e l’Europa: “Quando ormai tanti anni fa sono diventato dirigente nel mondo del calcio, c’erano 144 squadre professionistiche. Adesso sono 97 e siamo il Paese con più club professionistici in Europa, in Inghilterra ce ne sono 92 e negli altri Paesi più grandi il numero oscilla tra 40 e 60”.

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