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ESCLUSIVA – Stabile, dall’Inter e punto fermo dell’Alcione: “Bastoni, i consigli di Bonucci e i sogni sul futuro. Vi racconto”
Giacomo Stabile, difensore dell’Alcione Milano in prestito dall’Inter, si è raccontato ai nostri microfoni tra nerazzurri e salto in Serie C.
Giacomo Stabile sta vivendo al massimo la sua prima stagione con l’Alcione Milano. Lui è senza dubbio tra i protagonisti della buonissima prima parte di stagione degli orange, quinti in classifica e in piena zona playoff: “Questa esperienza mi sta responsabilizzando”. Un presente fatto di ambizioni e un passato di ricordi limpidi, come quelli passati all’Inter, prima nel settore giovanile e poi in prima squadra, dove per mesi si è allenato, strappando anche diverse convocazioni. Quello però è acqua passata: il focus adesso per lui è sulla sua crescita e in particolare sull’Alcione, trampolino di lancio verso traguardi ancora più importanti. Noi di Mondoprimavera, abbiamo intervistato Giacomo Stabile. Queste le sue parole.
Stabile, l’Alcione e il salto in Serie C
In estate, il classe 2005 è passato in prestito dall’Inter all’Alcione Milano: “É la società ideale per un ragazzo giovane alla sua prima avventura tra i grandi”. Da neopromossi, gli orange sono in piena zona playoff e si trovano nelle zone nobili della classifica. Una sorpresa? Sì, ma fino a un certo punto: “Abbiamo lavorato per questo sin dal primo giorno. Siamo consapevoli di essere i nuovi arrivati, ma abbiamo affrontato tutte le squadre con la consapevolezza di poter fare bene”.
Per un ragazzo giovane non è facile passare dalla Primavera ai professionisti: “Sto incontrando molte differenze, la prima a livello fisico, dove l’impatto è maggiore rispetto a quello della Primavera. In Serie C, a fare la differenza è l’aspetto mentale e la concentrazione, visto che in questa categoria ti trovi di fronte ad attaccanti esperti, con caratteristiche diverse”.
L’Inter e il passaggio in prima squadra
Facciamo un passo indietro. Ecco quando Stabile ha deciso di iniziare a giocare a calcio: “Ho iniziato a 3 anni con l’Enotria, società dilettantistica di Milano e centro formazione Inter. A 10 anni, sono passato in nerazzurro”. Un viaggio lungo, che gli ha permesso lo scorso anno di essere aggregato in diverse occasioni con la prima squadra: “Un’esperienza bellissima e formativa, tenendo conto del fatto che ho studiato da vicino alcuni tra i calciatori più forti non solo in Italia, ma anche nel Mondo. Un ricordo indelebile per me, che oltre ad essere un giocatore sono un tifoso dell’Inter”.
Quando leggi i nomi dei calciatori che fanno parte della rosa di Simone Inzaghi, ti rendi conto che per Giacomo l’avventura maturata con i grandi ha lasciato tanti insegnamenti. Essendo un difensore centrale, ha un punto di riferimento ben preciso: “Cercavo di ‘rubare’ qualcosa da ogni difensore, ma il mio punto di riferimento è Bastoni. Ha un mancino che farebbe comodo a tutti. Un aneddoto? Non ne ho uno in particolare. Nell’allenamento di rifinitura, solitamente veniva svolto un torello. Mi stupiva la facilità con cui loro riuscivano a portarlo avanti con grande concentrazione e qualità, riuscendo comunque a divertirsi”.
Pio Esposito, L’Italia U20 e Bonucci
Durante la sua esperienza in nerazzurro, Stabile ha condiviso lo spogliatoio con un Pio Esposito, stella adesso dello Spezia in Serie B: “Lo conosco da quando praticamente avevamo 10 anni. Non sono sorpreso dal suo percorso perché è un ragazzo pronto ad affrontare al massimo ogni sfida. A mio parere, ha le potenzialità per fare ancora meglio”.
Due settimane fa, è arrivata anche la chiamata dell’Italia U20 del ct Corradi: “Sinceramente non me l’aspettavo, è un obiettivo per il quale lavoravo da tempo. Ho avuto l’opportunità di lavorare con Bonucci dal quale ho tutto da imparare. A me e ai miei compagni di reparto ha dato dei consigli sulla difesa della profondità dell’attaccante, ma anche sulla marcatura a uomo”.
Giacomo ha le idee chiare quando si parla di obiettivi: “In primis, contribuire alla salvezza dell’Alcione in Serie C. Il mio sogno è quello di esordire in Serie A, possibilmente con la maglia dell’Inter, squadra per la quale tifo da bambino. Il mio idolo? Oltre Bastoni, direi anche Van Dijk”.
CREDIT FOTO: PHOTOAGENCY.AL
Ringraziamo l’Ufficio Stampa dell’Alcione Milano per la concessione dell’intervista e della foto.
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