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Bove e la critica al calcio italiano: “Io giovanissimo? Fa ridere. In Europa giocano ragazzi di 16-17 anni”
Edoardo Bove, neo acquisto della Fiorentina, ha parlato in conferenza stampa, lanciando una critica indiretta al calcio italiano.
Il trasferimento di Edoardo Bove è stato una delle sorprese dell’ultimo mercato estivo. Il centrocampista, nato e cresciuto nella Roma, ha lasciato la Capitale, accettando la corte della Fiorentina. Una cessione che ha lasciato perplessi alcuni tifosi giallorossi, che vedevano in lui uno dei perni futuri del centrocampo di De Rossi. Per lui si chiude un percorso iniziato con il settore giovanile e concluso con l’approdo nella prima squadra della Roma. Nella conferenza stampa di presentazione, che si è tenuta nella giornata odierna, Edoardo Bove ha lanciato una critica indiretta al calcio italiano.
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Bove, la critica al calcio italiano
Il trasferimento alla Fiorentina rappresenta uno step importante per la carriera di Edoardo Bove. A 22 anni, il talento romano è pronto a ritagliarsi un ruolo da protagonista all’interno di una squadra che lotterà per la qualificazione alle coppe Europee. Crescere vuol dire prendersi anche le proprie responsabilità e allo stesso tempo abbandonare lo status di talento emergente. “Ho scelto di andarmene dalla Roma. Mi hanno detto che non avrei avuto lo spazio per crescere. Ero fuori dal progetto, ma io voglio esserne protagonista e al centro”.
Bove ha lanciato anche una critica indiretta al calcio italiano: “Io giovanissimo? Mi fa un po’ridere sentirlo dire. In tutta Europa giocano ragazzi di 16-17 anni. Io a quell’età andavo a scuola”.
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