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Giovani e cresciuti in casa: D’Aversa, l’Empoli e l’esaltazione del settore giovanile al Franchi

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D'Aversa Empoli
Empoli

“Una partita che rimarrà nella storia dell’Empoli, considerato che all’inizio c’erano cinque giocatori del settore giovanile, contro i titolari della Fiorentina. Diventati cinque con l’ingresso di Viti nel secondo tempo”. Roberto D’Aversa a Mediaset ha parlato così al termine della vittoria in coppa Italia contro la Fiorentina del suo Empoli.

Empoli, D’Aversa e i giovani: un progetto senza fine

L’esaltazione del settore giovanile perché spesso si parla di progetti ma in altre si fatica a metterli in pratica. All’Empoli, invece, c’è sempre un’attenzione particolare riguardo questo aspetto e ogni anno dà prova di poter competere per i propri obiettivi pur con una squadra giovanissima. Contro la Fiorentina ha alzato l’asticella perché eliminare i Viola agli ottavi è sicuramente entrare nella storia del club. Un risultato importante, ma ora l’importante è dare continuità con il campionato. Diversi giocatori del settore giovanile in campo dall’inizio con Viti entrato nella ripresa e quel Fazzini, ancora fuori per infortunio che manca tantissimo a questo Empoli.

L’allenatore ha chiuso parlando anche di Seghetti, portiere classe 2005: “Anche stasera ha fatto un paio di interventi prodigiosi, dobbiamo essere bravi noi a far sì che possa continuare a crescere e migliorare. È un ragazzo che pur molto giovane, dimostra grandissima maturità”. D’Aversa è stato bravo a sedersi sulla panchina azzurra e concedere ai giovani la possibilità di sbagliare e di migliorarsi perché alla fine, il succo, è proprio il coraggio di andare contro anche alle eventuali critiche.

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