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Corsi critico sul campionato Primavera: “I 2005 non hanno prospettiva, si è ossessionati dai risultati”
La visione del patron dell’Empoli, Fabrizio Corsi, sul calcio giovanile italiano e sull’importanza di abbassare l’età media nel campionato Primavera.

Fabrizio Corsi, il presidente dell’Empoli, ha partecipato al “Social Footbal Summit Snack” all’Arena Civica di Milano, stadio dove il Cagliari ha vinto la Coppa Italia Primavera. Un’evento dedicato al mondo del calcio, in particolare a come questo sport interagisce con il digitale, la tecnologia e i social media. Il patron dell’ Empoli ha espresso la sua opinione personale sul calcio italiano, in particolar modo sull’aumento dell’età media nel campionato Primavera. Una scelta, quella avvenuta con l’ultima riforma, che non trova d’accordo Corsi, che ne ha parlato in modo critico facendo anche il confronto con gli altri paesi. Di seguito le sue dichiarazioni sul tema.
Le parole di Corsi sul campionato Primavera
“Siamo ossessionati sulla retrocessione e sul risultato. Ora in Primavera si fanno giocare i ventenni, i 2005. Non so, tra un po’ ci faranno giocare anche noi, che abbiamo 70 anni. Ho imparato cosa significa ‘giocatori funzionali’, cioè quelli che servono per ottenere risultati nelle Primavere. Se lo dici in Spagna, dove i 2005 e 2006 giocano già in prima squadra, ti guardano e ridono. In Primavera, l’80% dei giocatori non ha le potenzialità per arrivare ad alti livelli. Basta guardare come si fa all’estero. Secondo me, in Primavera dovrebbero giocare i ragazzi del 2007 e 2008”.
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