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Cabrini: “Pochi giovani in A? Servono regole per aiutare la Nazionale”

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Antonio Cabrini

Lo scarso impiego dei giovani di nazionalità italiana, e quindi eleggibili per la Nazionale azzurra, è da sempre un argomento di discussione. Una questione tornata di grande attualità quest’estate, dopo l’eliminazione dell’Italia di Luciano Spalletti agli ottavi dell’Europeo giocato in Germania. A commentare il poco spazio trovato dai giovani nella massima serie ci ha pensato l’ex difensore Antonio Cabrini, che è intervenuto a Il Messaggero. Di seguito le sue dichiarazioni.

Il pensiero di Cabrini

“Purtroppo nulla di nuovo, non c’è da stupirsi troppo. È un problema che affonda le sue radici negli anni e nei contrasti tra Federazione e Lega. E non si troverà una soluzione finché non si adottano regole ben precise. E’ un controsenso vedere l’Under 19 che vince l’Europeo 2023 e l’Under 20 vice campione del mondo, mentre la Nazionale viene eliminata dalla Svizzera agli ottavi in Germania. Sono dati che purtroppo si riflettono direttamente sulla maglia azzurra”.

“Io imporrei un numero di ragazzi Under 21 italiani da inserire obbligatoriamente in prima squadra. Valorizzando i talenti più meritevoli che emergono dalle giovanili, promuovendoli fissi in squadra. Non sono contro gli stranieri, anzi, ma credo che a lungo termine dare priorità ai nostri ragazzi possa essere la mossa decisiva per rilanciare anche la Nazionale”.

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