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Borja Valero: “Giovani? In Italia non sarei mai arrivato in Serie A”
Le parole dell’ex centrocampista sulle differenze tra Italia e Spagna
Nel corso di un’intervista radiofonica rilasciata ai microfoni di Radio Rai, l’ex centrocampista Borja Valero ha affrontato tanti temi d’attualità in questo momento storico del calcio italiano e non solo. Ex giocatore, tra le altre, di Fiorentina e Inter, oltre che della Nazionale spagnola, Borja Valero ha parlato del talento Lamine Yamal, che sta brillando all’Europeo con la Spagna.
Borja Valero e i giovani: la differenza tra Italia e Spagna
In particolare, l’ex giocatore – oggi opinionista in tv – si è soffermato sull’importanza delle seconde squadre, dove lui ha militato in Spagna ai tempi della sua esperienza al termine del percorso del vivaio del Real Madrid. Un passaggio che, secondo Borja Valero, è stato fondamentale per la sua crescita. Di seguito le sue parole a riguardo.
“Yamal sta facendo sognare un paese intero, è incredibile vederlo così maturo a quell’età. C’è dietro un grandissimo lavoro: noi abbiamo sofferto un periodo simile a quello dell’Italia attuale negli anni ’90, dove la Nazionale aveva un gruppo non adatto per competere. Abbiamo lavorato molto bene nei settori giovanili e dopo anni si vedono i frutti. Faccio un esempio personale: dopo la Primavera ho fatto tre anni nelle squadre C e B del Real Madrid per crescere ancora. In Italia sicuramente non sarei mai arrivato in Serie A. La mia storia è la dimostrazione che la pazienza e la crescita all’interno delle squadre intermedie possono fare la differenza”.
I club italiani: le sue parole
“Ultimamente la Juve ha tirato fuori ragazzi interessanti, lo stesso l’Atalanta. Bisogna assumersi più responsabilità e lavorare meglio a livello giovanile, in Italia i talenti ci sono sempre stati”.
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