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Bilal El Khannouss, dal Belgio alla Top 100 del Cies

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Bilal El Khannouss

Il nostro viaggio nella Top 100 dei giovani Under 20 più esperti e promettenti, stilata dal Cies, ci porta a Leicester. Un veterano, nonostante una carta d’identità che recita “classe 2004”. Entrato nel “club dei 100” del Genk appena ventenne, Bilal El Khannouss si gioca subito le sue carte per arrivare in Premier League. Una scelta di vita oltre che di carriera, sicuramente ambiziosa, ma percorribile se hai quel tipo di talento.

Bilal El Khannouss, dal Belgio con furore

Sono esattamente 100 le presenze che il belga con passaporto marocchino mette insieme in poco più di due stagioni. Da quel 27 febbraio 2022, che segna il giorno della prima convocazione in prima squadra, fino al 21 maggio 2022 (data del suo esordio assoluto con il Genk). Un viaggio lungo poco meno di tre mesi, che però gli cambia totalmente le prospettive, restituendo ai belgi un talento pronto ad esplodere nella stagione successiva. La stagione 22/23 segna la svolta da “sogno” a “strada percorribile”: 41 (dicasi quarantuno) apparizioni in tutte le competizioni alla prima vera stagione tra i professionisti. Segno di un salto tra i grandi che non ha minimamente sofferto, come a confermare quanto l’età sia solo un numero. Il primo gol ufficiale arriva il 16 aprile 2023, in una partita mai banale: nella cinquina rifilata all’Anderlecht c’è anche lo schiaffo di El Khannouss.

Un exploit frutto del caso o della fortuna? Neanche per sogno. I numeri si impennano nell’annata 23/243 gol e 8 assist in 51 allacciate di scarpe, statistiche che dimostrano una propensione all’adattamento molto rapida. Il talento di Strombeek-Bever porta all’estremo il concetto di “exploit”, coronando un’annata quasi perfetta con la medaglia di bronzo alle Olimpiadi.

Tratti distintivi del fenomeno

Il cambio di prospettive, con il Leicester City che stacca un assegno da 20,5 milioni, non è altro che un’ulteriore riprova di quanto il calcio che conta abbia messo gli occhi su questo ragazzo. A livello tecnico, Bilal El Khannouss rappresenta il prototipo del fantasista: sa mandare in porta i compagni (e forse gli interessa più il colpo di genio che il gol), ma soprattutto fa del dribbling un arte. Con il pallone sempre incollato al suo destro, disegna sul prato giocate di grande sensibilità. Ha un solo grande difetto, che forse accomuna tutti i talenti con questa propensione verso la giocata e le virgole stilistiche: si dimentica ogni tanto di essere concreto. Un difetto che sicuramente potrà affinare con il tempo, visti i grandi margini e il potenziale.

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