Avellino, Biancolino confermato: dalla Primavera alla C con uno sguardo al futuro

L’Avellino ha ufficialmente annunciato il prolungamento del contratto con l’allenatore Raffaele Biancolino, che guiderà la prima squadra fino al 30 giugno 2026. Un deciso segno di continuità per un club che crede fermamente nel progetto a lungo termine e nella meritocrazia, pilastri sui quali si fonda la filosofia societaria. Biancolino, che ha mostrato un forte attaccamento alla maglia biancoverde, ha iniziato la sua carriera ad Avellino come allenatore della Primavera, dove ha raggiunto la storica promozione in Primavera 2. La sua dedizione e il suo impegno lo hanno portato a meritarsi, sul campo, la chiamata alla guida della prima squadra.

Il percorso di Biancolino è un chiaro esempio di come la società premia il lavoro costante e la valorizzazione dei talenti interni. La sua promozione rappresenta una dimostrazione di fiducia in un allenatore che ha saputo costruire una solida base di risultati e che ha trasmesso alla squadra un forte spirito di appartenenza. L’Avellino, dunque, si prepara ad affrontare il futuro con la certezza di avere un tecnico che, non solo conosce la realtà del club, ma che ha anche dimostrato di saperne interpretare le ambizioni a lungo termine.

L’accordo fino al 2026 è anche un segnale di stabilità per un ambiente che vuole evitare cambiamenti troppo rapidi, puntando su un progetto che non dipenda dai risultati immediati ma che lavori alla crescita complessiva della squadra. La fiducia data a Biancolino è un passo importante verso la realizzazione di un ciclo vincente.

Avellino, rinnovo per Biancolino: il comunicato

“È con la nota ufficiale che di seguito riportiamo integralmente, che l’Avellino “comunica di aver prolungato l’accordo con l’allenatore della Prima Squadra Raffaele Biancolino fino al 30 giugno 2026. Il mister ha sempre dimostrato grande attaccamento al club, rimettendosi in gioco da allenatore della primavera, ottenendo la promozione in Primavera 2, e meritando sul campo sia il passaggio in prima squadra che la permanenza alla guida della stessa. Un perfetto esempio di meritocrazia aziendale, quella che la società ha sempre messo al primo posto e che si augura possa continuare a lungo per contribuire alla creazione di un progetto non condizionato dai risultati del breve periodo”.