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Ascoli, alla scoperta di Ledesma: carriera, giovani e modulo
Ecco la storia dell’allenatore dell’Ascoli
L’Ascoli corre ai ripari e prova a riassestare una stagione piuttosto deludente partendo proprio dall’allenatore. Qualche ora fa è arrivato infatti l’esonero di Fabrizio Castori e ora la società bianconera è alla ricerca del suo sostituto, in una fase di stagione non semplice. Dopo l’ennesima sconfitta contro la Sampdoria, la squadra marchigiana si trova attualmente al diciottesimo posto, in piena zona retrocessione, con 28 punti. Risultati nettamente sotto la media per una squadra che fino all’anno scorso non era mai stata in questa situazione e per pochissimi punti non è arrivata ai playoff. Attualmente, uno dei nomi più ricorrenti per il futuro è quello di Cristian Daniel Ledesma: allenatore di calcio ed ex calciatore argentino naturalizzato italiano, di ruolo centrocampista. Ad oggi copre il ruolo di tecnico della formazione Primavera dell’Ascoli, ma potrebbe com’è successo con Bigica nel Sassuolo, fare questo importante salto in prima squadra.
Ma scopriamo insieme chi è Cristian Daniel Ledesma e quali sono state le sue esperienze da calciatore e da allenatore in carriera durante questi anni.
Un argentino in Italia
Cristian Daniel Ledesma nasce in Argentina, più precisamente a Buenos Aires, il 24 settembre 1982. Passa i suoi primi 4 anni di vita nella capitale, fino a quando la sua famiglia (composta dai genitori e i suoi 9 fratelli) si trasferisce a Puerto Madryn, in Patagonia. Inizia a giocare a calcio fin da piccolo nell’Alumni e sarà proprio il calcio a riportarlo nella sua città natia. A 14 anni infatti ritorna a Buenos Aires, per giocare nelle giovanili del Boca Juniors nel ruolo di centrocampista. Inizia grazie alle opportunità del club a partecipare ai suoi primi tornei giovanili, grazie al quale inizia a girare il mondo. In particolare, dopo un torneo in Svizzera disputatosi nel 2001, viene notato dall’allora direttore sportivo del Lecce Pantaleo Corvino che lo portò in Italia.
Una carriera…in biancoceleste
Grazie a Corvino, Ledesma gioca fino al 2006 in Salento, accumulando 126 presenze e segnando ben 4 gol. Dopo questa prima esperienza in Italia arriva la chiamata della Lazio che ci vede lungo su di lui. Con i biancocelesti infatti passerà la maggior parte della sua carriera (ben 9 anni), in cui oltre alle 259 presenze e alle 12 reti segnate, ha vinto anche 2 Coppe Italia e 1 Supercoppa Italiana. Prima di smettere di giocare, Ledesma passa dal Brasile con il Santos e dalla Grecia con il Panathīnaïkos, prima di ritornare in Italia con la Ternana e concludere con il Pro Piacenza dopo una breve esperienza in Svizzera con il Lugano.
L’esperienza con l’Ascoli
Dopo aver smesso di giocare, l’esperienza con il calcio per Ledesma non si è affatto conclusa. infatti inizia la sua nuova avventura da allenatore, inaugurata con la LUISS, squadra della Libera università internazionale degli studi sociali “Guido Carli”. Le esperienze concrete arrivano però con il suo passaggio al Frosinone Under 17, proprio nella scorsa stagione. Successivamente è proprio l’Ascoli che lo chiama per il suo settore giovanile, passando in qualche mese dall’Under 17 alla squadra Primavera. Chissà se sarà proprio lui il prossimo nome chiamato sulla panchina della prima squadra, attualmente in seria difficoltà.
I suoi moduli: connubio tra difesa a 3 e difesa a 4
Nel corso di questa stagione, iniziata con l’Under 17 e poi proseguita nel campionato Primavera 2, Ledesma ha alternato con una certa regolarità moduli con la difesa a quattro e moduli con la difesa a tre. La disposizione iniziale più utilizzata è quella del 4-3-1-2 a rombo. Altre volte invece ha scelto di partire, in base anche alle necessità, con il 3-5-2 classico. Allenatore molto duttile, in grado di dare varie alternative ai calciatori e alla società.
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