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Antognoni: “Due giovani dell’U21 già pronti per la Nazionale maggiore. Altri? Devono giocare di più”
Le dichiarazioni di Giancarlo Antognoni, capo delegazione dell’Italia U21, in merito alla Nazionale di Carmine Nunziata.

Si avvicina sempre più l’Europeo U21, in programma nel mese di giugno. L’Italia U21 di Carmine Nunziata è reduce da due importanti amichevoli disputate proprio per valutare le condizioni del gruppo e vedere all’opera qualche giocatore in vista della competizione. Proprio delle prospettive azzurre all’Europeo ha parlato Giancarlo Antognoni, capo delegazione dell’Italia U21. Di seguito le sue considerazioni su alcuni giocatori della Nazionale di Nunziata.
Antognoni: le sue parole sui giovani dell’Italia U21
Sull’Europeo: “Sono pronto e non vedo l’ora di emozionarmi ancora. Le emozioni sono sempre forti quando fai parte della Nazionale, a qualsiasi età e in qualsiasi ruolo. Poi per me questo sarà una sorta di esordio, è il mio primo Europeo Under 21 in un ruolo particolare come quello del capo delegazione”.
Sul gruppo azzurro: “Parlo con tutti, ma se devo fare un nome dico Volpato. Un ragazzo di grande fantasia che, come tutti i giocatori più talentuosi, ha bisogno di capire che serve anche un po’ di sacrificio in campo. Oggi il calcio, in tutti i ruoli, si gioca su entrambe le fasi e questi ragazzi lo hanno capito tutti benissimo. Volpato in primis. Chi mi ha stupito di più? Dal punto di vista tecnico lui e Sebastiano Esposito. Poi però ci sono anche i giocatori di personalità e ne ho visti parecchi, a cominciare da capitan Pirola per passare ai due difensori del Verona, Coppola e Ghiradi, per finire con Ndour, che ha una grandissima personalità”.
Sul rapporto con Nunziata: “Con Nino, io lo chiamo così, sono in grande confidenza. Ci conosciamo da anni e ci siamo sempre parlati in maniera molto schietta”.
Ancora sull’Europeo: “Protagonisti in Slovacchia? Io spero sinceramente nei fratelli Esposito, Sebastiano e Francesco Pio, vorrebbe dire che segneremo tanto e che potremo fare strada”.
Sulla Nazionale maggiore: “Punto fisso del futuro? Direi certamente i due romanisti, Baldanzi e Pisilli. Sono giocatori già pronti, come stiamo vedendo anche dall’impiego che ne sta facendo Ranieri nella Roma. Ci metto anche Ndour e Prati, ma è chiaro che devono iniziare a giocare di più anche con le loro squadre”.
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