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Alejandro Garnacho, l’argentino sul podio degli U20 più impiegati nel mondo secondo il Cies
Il Cies (osservatorio calcistico) verso la fine di aprile ha riportato un report stilando i 100 giocatori U20 con più minutaggio nell’ultimo anno. Al gradino più basso del podio troviamo Alejandro Garnacho. E’ stato calcolato ogni singolo minuto in gare ufficiali con club e Nazionali (maggiori e U21) oltre al livello sportivo di ogni impegno.
Alejandro Garnacho, il nuovo idolo dei diavoli rossi
Dopo aver esaminato con cura i primi due gradini del podio, ecco svelato il nome della cosiddetta “medaglia di bronzo”: Alejandro Garnacho Ferreyra. L’esterno del Manchester United è una delle poche note positive delle ultime stagioni dei Red Devils. Esterno offensivo che agisce su entrambe le fasce, nonostante prediliga quella sinistra per potersi accentrare sul piede forte. Il classe 2004 ha saputo con il tempo adattarsi alle inconvenienze e occupando anche il versante opposto. E’ proprio sul “lato debole” infatti – a discapito di quando visto in Premier League – che il britannico ha trovato la giusta amalgama, arricchita dal gol in finale di coppa nazionale contro i cugini del City.
Nel complesso, 50 partite stagionali con la maglietta dei Red Devils, di cui 36 in campionato – 30 dall’inizio e 6 a gara in corso. Ci è voluto un mesetto o poco più per vederlo con continuità in campo. Una volta conquistato il cuore del tecnico e dei tifosi, non si è più seduto. Perfino Lionel Scaloni se n’è accorto e lo ha voluto arruolare nell’albiceleste, neovincitrice della Copa America; competizione. Manchester che dovrà fare a meno della partecipazione alla coppa dalle grandi orecchie, ma almeno si può godere i propri talenti: da Garnacho a Mainoo, sui quali non sono ancora piombati gli occhi della restante parte d’Europa. Nelle 36 gare di Premier ha messo a referto 7 gol (tre doppiette) e 4 assist, esaltandosi purtroppo a intermittenza.
Le caratteristiche del talento classe 2004
Alejandro Garnacho è quel giocatore che si accende a intermittenza nel corso della partita, ma uno dei pochi a dare quello spunto vincente anche quando tutto sembra andare verso la direzione opposta.
Giocatore che ama partire dal largo per poi accentrarsi e venire a duettare con i compagni; ama dribblare e isolarsi, attirando su di sé anche più di un solo uomo. Ogni tanto sbaglia la scelta, optando spesso per quella più complicata, ma al contempo è capace di farci stropicciare gli occhi con colpi acrobatici come quello messo a segno contro l’Everton. Ha ancora tanto da migliorare e da dimostrare, però fin qui quando il Manchester si è affidato a lui, sono poche le volte in cui ha deluso le aspettative.
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