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Abiuso: “Ho iniziato a giocare a calcio quasi per caso”
Le parole dell’attaccante del Modena
La Serie B questa stagione sta regalando veramente tante emozioni, con squadre molto vicine tra loro e combattimenti accesi per il raggiungimento dei vari obiettivi. Basti pensare infatti che tra la zona Playout e la zona Playoff ci sono solamente 7 punti e potrebbe ancora succedere di tutto. Tra queste posizioni vi è il Modena, che sta passando un periodo altalenante ma che allo stesso tempo può affermare con certezza di aver lanciato un giovane attaccante in grado di fare la differenza lì davanti: stiamo parlando di Fabio Abiuso. Il classe 2003, che ha già fatto parlare di sé qualche mese fa, grazie alle sue prestazioni sta conquistando sempre più spazio in campo nella prima squadra di Paolo Bianco.
Qualche ora fa il giovane attaccante ha parlato di sé ai microfoni di Cronache di Spogliatoio, analizzando la stagione e la sua crescita. Scopriamo insieme le sue parole.
Sugli inizi…
Fabio Abiuso durante l’intervista ha raccontato com’è iniziato il suo amore nei confronti del calcio, che poi ha raggiunto il culmine con l’arrivo al Modena, squadra della sua città per cui ha da sempre fatto il tifo: «In realtà, il mio rapporto con il calcio è iniziato tutto per caso. Andavo con mia mamma ad accompagnare mio fratello agli allenamenti della squadra parrocchiale. Mi ricordo che un giorno iniziai a piangere perché non volevo andare via, così l’allenatore di mio fratello disse a mia mamma: ‘Dai, lascialo qua. Altrimenti non sai come fare’. Così ho preso il pallone e sono entrato in campo…A dire la verità quando è arrivata la chiamata del Modena era un periodo un po’ negativo. L’anno prima il Sassuolo non mi aveva riconfermato ed è stata una bella batosta. Poi la Reggiana alla fine della stagione successiva è fallita. Ero un po’ sfiduciato, ma poi non ci ho pensato due volte quando ho saputo della possibilità di venire qui».
Una stagione magica
Successivamente il giovane attaccante ha parlato della stagione in corso, che gli sta permettendo di dimostrare tutto il suo valore e di giocare sempre di più con la maglia a cui è più legato. Resta vivo in particolare il gol nel derby contro il Parma, partita in cui la sua squadra è partita sfavorita ma che poi ha vinto, grazie soprattutto ad un suo gol: «Il gol al derby sotto la Montagnani è stato stupendo. Non ci ho capito più nulla, sono corso verso i miei tifosi. Tornando verso il centrocampo, poi, ho guardato la tribuna: c’erano tutti i miei amici e la mia famiglia. Avevano preso uno spicchio di tribuna intero. Oltre che per me, è stata un’emozione indescrivibile per mio padre e mio zio: loro sono cresciuti in quella curva. E quando sono diventato un po’ più grande, anch’io andavo lì tutti i sabati. Vedermi con la maglia del Modena segnare un gol sotto la curva per loro non ha avuto prezzo. Erano commossi».
L’arrivo in nazionale
Grazie alla sua personalità e al suo talento, anche Alberto Bollini, il commissario tecnico della nazionale italiana Under 20, ha messo gli occhi su di lui ed ha deciso di convocarlo. Con questa possibilità, Abiuso ha avuto l’occasione di ritrovare alcuni dei suoi coetanei che giocano già in Serie A, ma che lui aveva già conosciuto nel suo periodo nelle giovanili dell’Inter: “Quando Carboni ha iniziato ad allenarsi con noi, si vedeva che sarebbe arrivato, anche se era più piccolo. Aveva una qualità nelle giocate, nel ritmo: li conosceva in maniera superiore. E poi Fabbian: è un po’ matto, è un personaggio tutto a sé. Nel primo anno all’Inter abbiamo condiviso la stanza per un periodo. Ho un bellissimo ricordo di lui, si merita tutte le soddisfazioni che sta avendo”
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