Abete: “Cambiare dirigenti non farà nascere giovani campioni dal nulla”

In una lunga intervista rilasciata alle colonne del Corriere dello Sport, Giancarlo Abete ha toccato molti temi, parlando anche della Nazionale e dell’impiego dei giovani nel calcio italiano. La politica del pallone, e questioni di campo, nelle parole dell’ex presidente della FIGC, oggi a campo della Lega Nazionale Dilettanti, della quale ricopre il ruolo di presidente dal marzo 2022. Temi già toccati dall’attuale numero uno della Federazione, Gabriele Gravina, dopo l’eliminazione dell’Italia dall’Europeo. Di seguito le sue parole. 

Nazionale e vertici in Federazione: le parole di Abete

“Non ci tengo a essere un esempio. Se la mia vicenda deve essere strumentalizzata, dieci anni dopo, per affermare che chi non ottiene un risultato positivo con la Nazionale debba fare un passo indietro, allora non ci sto. Negli ultimi anni in Spagna e in Germania sono saltati diversi presidenti federali e questo non ha prodotto alcun impatto sugli aspetti tecnici. Pensiamo davvero che il miglioramento delle organizzazioni ci porterà a trovare improvvisamente diciassettenni di talento da lanciare in Nazionale?”

Giancarlo Abete

Decreto crescita e giovani: il pensiero di Abete

“Se l’obiettivo della norma, oggi abrogata, è rendere più forti le nostre squadre tramite l’arrivo di calciatori stranieri, allora può esserci qualcosa di buono. Se si vuole trovare un equilibrio tra la dimensione competitiva e la valorizzazione dei giovani italiani, senza dubbio, la misura non è stata e non sarà mai positiva”.