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La Juventus è pronta a cambiare, non sono in ottica prima squadra ma anche nel proprio settore giovanile, in particolare in Primavera

Novità in panchina

Come riferisce la Gazzetta dello SportFrancesco Magnanelli e Simone Padoin, nell’ultima stagione assistenti aggiunti allo staff di Massimiliano Allegri e nel finale rimasti anche con Paolo Montero si occuperanno della Primavera.

Juventus Primavera panchina
Francesco Magnanelli durante la sua esperienza da giocatore al Sassuolo

Ai saluti, dopo Matteo Tognozzi (dall’autunno d.s. del Granada) e Giovanni Manna (ora al Napoli), l’ex direttore sportivo Federico Cherubini, Marco Storari, Paolo Morganti e Luigi Milani. Una rivoluzione vera e propria, dunque, in casa bianconera, non soddisfatta dei risultati maturati sia con i grandi che con la formazione U19. Dopo gli innumerevoli addi a Vinovo, chi resterà comunque all'interno dell'ambiente piemontese è Paolo Montero. Il tecnico uruguaiano - nativo di Montevideo - dopo aver allenato la Primavera nell'ultimo biennio, vanta perfino di una duplice presenza da head coach della prima squadra nelle ultime due giornate di Serie A, in cui ha raccolto ben 4 punti contro Bologna e Monza. Subentrato nel finale di stagione a Massimiliano Allegri e saccente già del suo destino, lontano dalla panchina della prima squadra, ha accolto comunque felicemente il nuovo ruolo di allenatore della Juventus Next Gen. Al suo posto in Serie A - come da previsione - il tecnico italo-brasiliano, reo della cavalcata dei felsinei in Champions League: Thiago Motta. Infine, sarà la coppia formata da Francesco Magnanelli, ex capitano dei neroverdi emiliani, e Simone Padoin a sedere sulla panchina dell'U19 la prossima stagione. 

Summit stagionale bianconero

L'unica rosa ad aver fatto leggermente meglio, in proporzione, è stata la Juventus Next Gen con un settimo posto valevole per i playoff contro la Carrarese. Nonostante il doppio pareggio nei due confronti con la compagine toscana, per la regola dei gol in trasferta, la squadra di Antonio Calabro ha avuto la meglio, giungendo addirittura fino in finale contro il Vicenza. La Juventus ha detenuto saldamente il controllo delle zone più nobili di classifica, lottando per il titolo con i nerazzurri fino alla seconda metà di stagione, in cui ha avuto un crollo vertiginoso rischiando addirittura la quinta posizione - valevole comunque la Champions per il ranking. Tra le tre, quella ad aver fatto peggio è senza ombra di dubbio la Primavera, la quale ha chiuso il campionato in una posizione a dir poco impietosa. Tredicesimo posto con un bilancio pendente verso il basso per via del maggior numero di sconfitte (15) sulle vittorie (11); otto infine i pareggi. 

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