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Palladino
Palladino

Bruciare le tappe in un campionato come la Serie A, specialmente per allenatori così giovani, è come fare una passeggiate tra le mine. Ebbene, Raffaele Palladino ci sta correndo sopra. Dopo un anno e mezzo da favola con il Monza, il tecnico campano siederà sulla panchina della Fiorentina: pronto un biennale fino al 2026. 

La lucidità di smettere presto per abbracciare una seconda vita

Per molti calciatori il momento dell'addio al calcio giocato è un trauma da rifuggire, da rimandare prolungando pericolosamente la propria carriera. A 35 anni invece, Palladino appende gli scarpini al chiodo e comincia a lavorare ad una “seconda vita” nello sport che più fa sentire vivo. Nel luglio 2021 infatti, il tecnico di Mugnano di Napoli è già seduto su una panchina, in particolare quella della Primavera del Monza. Un percorso in controtendenza rispetto al panorama calcistico italiano, che gli permette di affinare carattere e concetti di gioco senza il bisogno di porsi ambizioni eccessive. Eppure, i brianzoli con Palladino alla guida arrivano ad accarezzare il sogno promozione: gli acuti più alti sono rappresentati da uno storico 10-0 con cui viene schiantato il Pordenone in regular season, ma anche uno 0-2 contro il Parma nelle semifinali playoff (che purtroppo risulterà superfluo a causa del miglior piazzamento degli emiliani, che staccheranno il pass per la finale). I tratti del predestinato quindi ci sono: a settembre 2022 infatti, Berlusconi opta per l'esonero di Stroppa e per la scelta interna, affidando la panchina della prima squadra ad un 38enne Raffaele Palladino. Il resto appartiene già alla storia del club, perché ciò che raccoglierà il Monza nel suo primo anno di A con il campano come guida tecnica è da restituire agli annali.

Palladino
Palladino Monza Primavera

Dalla Brianza a Firenze: il viaggio continua

Dopo la partenza col freno a mano tirato, il Monza dall'arrivo di Palladino inizia a scalare marce e posizioni in classifica, infilando risultati utili in successione e trovando vittorie illustri e storiche (come la prima in Serie A contro la Juventus). Alla fine dell'anno i biancorossi si ritroveranno all' undicesimo posto in classifica, grazie anche al talento di giovani valorizzati come Colpani, Rovella o Filippo Ranocchia. La replica arriva anche in questa stagione: con tanto ricambio e l'inserimento di talenti come Valentin Carboni, il Monza riconferma idee di calcio propositive e argomenti dal punto di vista tecnico e tattico. Così, mentre tutti si aspettano i primi botti di mercato (e vengono accontentati dal comunicato di Mbappe al Real Madrid), la Fiorentina raddrizza il timone e lo punta verso il tecnico classe 1984, affidandogli il post Italiano. Una scelta di continuità sul piano concettuale: così come l'ex allenatore dello Spezia, anche Palladino rinuncia al tatticismo ossessivo e vuole un calcio fatto di proposta offensiva, di continuo interscambio di posizioni e aggressione sul portatore di palla. 

 

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