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Flavio Russo Sassuolo Primavera. Foto: Martina Cutrona
Flavio Russo Sassuolo Primavera. Foto: Martina Cutrona

Siamo arrivati al capolinea: “the clash of the titans”, lo scontro fra due titani che infiammano il prato del Viola Park per la finale Scudetto Primavera. Sassuolo e Roma danno vita all'ultimo ballo della stagione, entrambe consapevoli dello splendido cammino che va portato al capolinea. L'inizio è totalmente a tinte giallorosse: i neroverdi non riescono a trovare contromisure ad una manifesta superiorità sulle corsie, con le discese di Mannini, Joao Costa e Cherubini a mandare in apnea gli esterni del Sassuolo. Lievitano i ragazzi di Bigica, tenuti per mano da un Kumi straordinario nella doppia fase e un Russo che spreca il primo diagonale, mandandolo sul fondo. All'improvviso, Falasca emette la sentenza più antica del calcio, il gol dell'ex, che manda avanti i neroverdi. Da esterno ad esterno: la seconda stoccata la tira Cinquegrano, che svetta di testa e pesca traversa e corpo di Marin prima di insaccarsi. Ci pensa Russo a mettere la combinazione alla cassaforte: Leone borseggia il pallone ad Oluveras, Kumi offre al 9 che fulmina Marin. Capolavoro tattico di Bigica, lo scudetto è del Sassuolo.

Le pagelle del Sassuolo 

Difensori: Theiner mette il lucchetto, Cinquegrano e Falasca goleador

Theiner 7,5: neutralizza il destro di Pagano con una parata in stile futsal. Miracolo mostruoso su Mannini, in completa urgenza e stiracchiandosi con la mano di richiamo. Non contento, cala un'altra parata devastante su Levak. 

Cinquegrano 7: arrembante quando deve risalire la corrente, infiammando la fascia destro e ingaggiando un bel duello con Oliveras. Prende l'ascensore e raddoppia, spostando pesantemente l'ago della bilancia. Dall'87' Parlato S.V.

Corradini 6: ordinato, ragiona di reparto e si associa al livello di intensità di Loeffen. 

Loeffen 6,5: energia e puntualità. Non è una locomotiva, ma ha quell'impatto sulla partita. Tanta presenza fisica, annulla dal campo Alessio. 

Falasca 7: il viaggio nei ricordi comincia con tante difficoltà. Joao Costa lo porta in un incubo, con le prime sgasate che lo lasciano con le ruote a terra. Nell'intervallo, fa la muta e torna in campo col sangue agli occhi: sul primo corner, pesa il coniglio dal cilindro, che punisce i suoi ex compagni e sposta gli equilibri. 

Sassuolo
Kumi Sassuolo - LEONARDO BARTOLINI

Centrocampisti: Kumi dominante, Knezovic si gestisce

Kumi 7: il Sassuolo affida la transizione offensiva ai suoi strappi clamorosi quando apre la falcata. Devastante dalla trequarti in su, trova anche l'assist per il terzo gol. 

Lopes 6,5: primo tempo con tanto ordine e aggressività sul portatore di palla. Concentrato e presente anche nella ripresa. Dall'87' Di Bitonto S.V.

Knezovic 6,5: l'esatto contrario della timidezza, il sinonimo di carisma. Sa quando prendersi le sue responsabilità, ispirando volentieri negli ultimi metri di campo. Dall'80' Ravaioli S.V.

Sassuolo
Foto: Martina Cutrona

Attaccanti: Leone famelico, Russo affonda il morso del cobra

Bruno 6: di fame e talento, le giocate gli riescono ad intermittenza ma è determinante con il suo sacrificio in fase di non possesso. 

Leone 6,5: di nome e di fatto. Ricicla un possesso strappandolo ad Oliveras e ispirando il colpo del K.O. di Russo. 

Russo 7,5: il simbolo del capolavoro del Sassuolo. Ingombrante come un pensiero latente, che ogni tanto si ripresenta nella mente del reparto difensivo giallorosso. Spreca il set point al 38', con un diagonale che grazia Marin facendo la barba al palo. Mette sotto chiave la partita col 3-0 che significa “game, set, match”. 

 

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