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Sottil: “Nel nostro calcio non si dà spazio agli italiani. Su Pafundi…”

Le parole dell’ex tecnico dell’Udinese Andrea Sottil

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Andrea Sottil

Negli ultimi giorni, molti addetti ai lavori si stanno interrogando su come far rinascere il calcio italiano. In molti sono convinti che l’Italia non sia più una fucina di talenti, come lo era ad esempio 20/30 anni fa. Dando uno sguardo ai risultati collezionati dalle nazionali giovani italiane negli ultimi due anni, si può capire come nel nostro paese il talento ci sia. Spesso la colpa va attribuita al sistema, che non riesce a valorizzare i giovani di ottime speranze. In un’intervista rilasciata a TMW, l’ex tecnico dell’Udinese Andrea Sottil ha parlato dei giovani italiani. L’ex allenatore bianconero si è soffermato anche su Simone Pafundi, calciatore in prestito lo scorso anno al Losanna e il classe 2008 Matteo Palma, sorpresa dell’ultima stagione della Primavera dell’Udinese. Ecco le sue parole

Sottil

Andrea Sottil

Sui giovani italiani

Non è che abbiamo fatto una gran figura nell’ultimo Europeo. Io ho una grandissima stima di Spalletti, è un ottimo tecnico. È arrivata l’ora di rivedere il sistema, di dare spazio ai giovani, di farli giocare con più continuità. Ma servirebbe un po’ più di italianità nelle nostre squadre. Capisco che bisogna fare conto con i bilanci, ma il giovane se fa qualche errore bisogna accettarlo. Tutti vogliono i risultati, ma la coperta può anche essere corta

Su Pafundi

È un grande talento, è indiscutibile, un bravissimo ragazzo, vuole giocare ad alto livello. Ha mezzi, ha colpi, ha carattere. Torniamo al discorso di avere un po’ di pazienza, non è che manca il coraggio di farlo giocare, ma poi serve la pazienza. È molto giovane, va gestito nella maniera giusta, come l’ho gestito anche io. Ha fatto piccoli spezzoni quando era opportuno, non era di semplice collocazione tattica del 3-5-2, che è una sorta di dogma per l’Udinese. Da seconda punta farebbe un po’ di fatica, dovrebbe giocare in un 3-4-1-2, o 4-3-1-2, è un trequartista nato. L’Udinese saprò come gestirlo e farlo diventare un giocatore importante

Su Palma

È molto strutturato, dimostra già di avere delle qualità superiori alla media nonostante sia molto giovane, è un nazionale, è nella società giusta. L’Udinese è l’icona del valorizzare i giovani, ha tutta la strada davanti. Però sempre stando attenti a non bruciarli

 

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