Pontedera, Iannella: “Torneo di Viareggio occasione per crescere”

É iniziato il conto alla rovescia in vista dell’inizio della Viareggio Cup. Rispetto alle ultime due edizioni infatti, la coppa Carnevale verrà disputata nel mese di febbraio. Un palcoscenico interessante, per quei giovani di talento che vogliono mettersi in evidenza. Chi vuole confermare le buone prestazioni delle scorse edizioni è il Pontedera Primavera. Noi di MondoPrimavera.com abbiamo intervistato l’allenatrice Sandy Iannella. Con lei abbiamo parlato della stagione dei suoi ragazzi e di tanto altro.

Iannella, l’analisi sulla Primavera

Passare dal campo da gioco a sedere su una panchina di una squadra non è semplice. Nemmeno per chi ha giocato per tanti anni ad alti livello, vestendo anche la maglia della nazionale italiana femminile. A metà della scorsa stagione, Sandy Iannella ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo, salvando da allenatrice il Pontedera femminile ai playout di Serie C. Quest’anno è stata promossa sulla panchina dell’U19 maschile, attualmente decima nel campionato di Primavera 4A: “Sapevamo che sarebbe stata una stagione difficile. Rispetto allo scorso anno abbiamo cambiato tanti interpreti. Sono soddisfatta del percorso di crescita dei ragazzi.” Dopo 14 giornate, i granata hanno totalizzato 14 punti: “Il nostro è stato un percorso altalenante. Il girone è equilibrato: ogni partita infatti c’è sempre qualche sorpresa. Dopo un inizio positivo, adesso stiamo attraversando un periodo difficile, dove la fortuna ci sta voltando le spalle. Nei mesi però ci siamo creati una nostra identità. Daremo tutto per raggiungere i playoff”. Le favorite? “Ad oggi Lumezzane e Virtus Verona sono superiori a tutte, tenendo conto anche del livello di rosa, di società e di strutture”.

Sandy Iannella Pontedera Primavera – Credit: Ufficio Stampa Pontedera Calcio

Iannella, Viareggio Cup e obiettivi

Nelle ultime due edizioni del Torneo di Viareggio, il Pontedera ha sempre superato la fase a gironi, confermandosi una squadra di livello. L’obiettivo rimane però uno solo: “Questo torneo sarà una vetrina per tutti, in cui i ragazzi avranno la possibilità di confrontarsi con realtà sia italiane che estere. Sappiamo che il nostro livello non è equiparabile ad alcune formazioni di questo torneo, ma sarà comunque una palestra per crescere”. Rispetto alla passata edizione, il torneo sarà riservato alle squadre U18: “In lista ci saranno solo 5 giocatori nati nel 2005. Daremo spazio maggiormente a quei calciatori che fino a questo momento hanno avuto meno spazio in campionato. Inoltre porteremo diversi giocatori sotto età, tra cui anche un 2008”. 

Iannella, formazione giovani e U23

Formare giocatori. Non solo da un punto di vista tecnico ma anche umano. Ecco cosa significa per Sandy Iannella allenare una squadra giovanile: “L’allenatore ha un ruolo educativo. Il suo obiettivo deve essere quello di far passare dei sani principi, come ad esempio il rispetto dei ruoli, dei compagni e degli avversari. Per interagire con i ragazzi bisogna saper ascoltare, essere empatici e capire i ragazzi. Dall’altra parte però l’allenatore deve farsi rispettare”. Il suo modello da allenatrice? “Non ho un punto di riferimento. Studio i miei ragazzi, cerco di proporre il calcio che possa rispecchiare le loro qualità e cerco di farli esprimere al 100%”. 

Iannella è la prima donna ad allenare una squadra di calcio maschile in Italia: “Per me è un orgoglio. Al contempo però mi fa rabbia questa cosa. Un domani vorrei che questo non sia una notizia, ma la normalità”. Infine un pensiero sulle squadre U23: “Come in tutte le cose ci sono i pro e i contro. I ragazzi più giocano tra i grandi e più fanno esperienze. Io penso che le seconde squadre possano contribuire a mettere in evidenza quei giovani di talento che, in mancanza di spazio, sono costretti in alcuni casi ad andare all’estero”. 

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