Nazionali Giovanili
Volpato si racconta: no all’Australia, l’idolo Totti e l’arrivo a Roma
Le dichiarazioni del centrocampista degli azzurrini
Cristian Volpato di strada in questi anni ne ha fatta tanta. Da Sydney a Roma, circa 16,3 mila chilometri e un viaggio oltre oceano con una valigia carica di sogni e speranze. Il sogno è come quello di tutti i ragazzi, ovvero diventare calciatore e passo dopo passo sta riuscendo nel suo intento. In estate il passaggio dalla Capitale al Sassuolo, un po’ come fatto da Lorenzo Pellegrini in passato, per crescere, giocare e migliorarsi.
In neroverde deve trovare la continuità giusta per mettersi in mostra ma ha in Dionisi un maestro nella crescita dei giovani e nello sviluppo del talento. Durante la sosta è arrivata la chiamata dell’U20 prima e successivamente ha squillato il telefono di Nunziata dopo l’infortunio di Baldanzi per l’Italia U21. Contro San Marino è arrivato subito il gol alla prima con gli azzurrini e ora ha già voglia di giocare contro l’Irlanda: “Il mister ci ha detto di fare sei punti e noi vogliamo farli” ha detto a Rai Sport.
Volpato, il no all’Australia e il gol con l’Italia U21
Australia? “No, grazie”. Volpato ha rifiutato la chiamata della sua nazionale per accettare la corte azzurra, perché in questo contesto lui ha visto e vede un’opportunità di crescita importante e per i suoi vent’anni si è anche regalato un gol contro San Marino. Poi a Rai Sport ha svelato un importante retroscena sul suo arrivo a Roma: “Volevo venire in Italia. Ho fatto un provino al Trastevere, sotto gli occhi dello scout della Roma. In un quarto d’ora sono riuscito a segnare una tripletta e un assist, e mi sono guadagnato la chiamata dei giallorossi”. Dalle giovanili all’esordio con la prima squadra e il rapporto con Mourinho: “E’ come un padre per noi giovani. Quel giorno non lo dimenticherò mai, ho vissuto un sogno”.
Volpato e l’esperienza a Sassuolo
In estate l’arrivo al Sassuolo con l’opportunità di poter giocare, raccogliere minuti e crescere: “Tutti i giocatori che sono stati a Sassuolo sono cresciuti bene e questo credo che per me sia uno step giusto”. E su Dionisi: “E’ bravo con i giovani, mi piace molto il club e ammiro Berardi: mi ha fatto sentire a casa già dal primo giorno, sono accanto a lui nello spogliatoio e credo siamo un po’ simili”.
Sul ruolo di trequartista: “L’ho sempre ricoperto ed è quello che mi piace di più, ma ho spesso giocato anche da ala destra. L’importante è stare in campo”. In chiusura Volpato ha parlato dei suoi ricordi da piccolo tra idoli e poster: “Avevo tutte le foto di tutti i giocatori della Nazionale del 2006. Su tutti, Francesco Totti, anche se devo dire che ho grande stima per Cristiano Ronaldo e l’atteggiamento in campo che ha sempre avuto”.
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