Nazionali Giovanili
Uruguay-Italia, le pagelle degli azzurrini: Turicchia sul motorino, Ghilardi e Desplanches ultimi baluardi
Le pagelle dei ragazzi di Nunziata
Desplanches 7,5: suda freddo sul terra-aria di Gonzalez al decimo del primo tempo, poi mette il mantello di Super-man sulla testata di Duarte e disegna una parata che assomiglia di più ad un’opera da esposizione al Louvre. Sicuro tra i pali, fermo e convinto nelle uscite, il numero 1 rappresenta quell’ancora di salvezza a cui aggrapparsi nelle situazioni difficili.
Turicchia 6,5: si propone con tanta continuità, affidandosi all’atletismo per assorbire la pericolosità nello stretto degli attaccanti della celeste. Garra, fame e dinamismo la formula di una partita attenta e propositiva.
Ghilardi 7: tanta presenza fisica in un primo tempo dove i compagni di reparto hanno bisogno di un leader che indichi la strada. Attitudine da vero duro in copertura, sensibilità tecnica per iniziare l’azione; insomma, nella sua partita c’è un po’ di tutto e anche di più. La sua 5 intrisa di sudore è un vessillo da esporre con orgoglio.
Guarino 6: in apnea per tutta la prima frazione, sui movimenti degli avanti avversari perde spesso la bussola ed è costretto a recuperi in extremis ed a spendere l’ammonizione a ridosso della prima mezz’ora. Nella ripresa ha un notevole switch mentale, che lo registra di nuovo sulle frequenze giuste per letture e lucidità.
Giovane 6: estrema difficoltà in una zona di campo non sua, spaesato in varie circostanze e poco propositivo quando c’è da accompagnare l’azione. Alza il raggio d’azione con l’ingresso di Zanotti, riprendendo ad offrire quantità e dinamismo. Dal 90′ Pisilli S.V.
Faticanti 5,5: evanescente in fase di costruzione, perde i riferimenti in 45 minuti che possono riassumersi con una parola, difficoltà. Dal 45′ Zanotti 6: dimostra di aver archiviato le difficoltà nella sfida alla Corea con un secondo tempo pieno ed energico. Anestetizza la sofferenza sul fianco sinistro, dove l’Italia era in debito di ossigeno nei primi 45 minuti.
Prati 6: tecnicamente non è impeccabile, ma quando c’è da mettere sostanza lo fa in quantità industriali. La lettura delle linee di passaggio è il suo pane lungo il corso del match, con qualche momento in cui si prende la licenza di accompagnare l’azione. Ci fa correre tre minuti da horror con un intervento prima valutato da rosso, poi declassato a giallo con il Var.
Casadei 5: il primo neo nel suo mondiale fuori da ogni immaginazione. Un primo tempo contratto, dove soffre di panico da palcoscenico e sparisce dalla lista degli attori principali. Non cambia il canovaccio nella ripresa, l’8 rimane la controfigura della sua controfigura, senza spunti e senza ritmo.
Baldanzi 5,5: dopo un primo quarto d’ora col sonnifero, aumenta i giri del motore connettendosi inizialmente con Pafundi. L’ottimo lavoro tra le linee però, è alternato troppo spesso da pause lunghe dove non scorre qualità dal suo mancino. Dal 90′ Lipani S.V.
Ambrosino 6: allunga continuamente la difesa con ottimi attacchi alla profondità per tempi e qualità. Poco aiuto però dai compagni, che lo coinvolgono di rado nelle combinazioni offensive. Dal 55′ Esposito 5,5: dovrebbe tener su il baricentro, ma si perde nelle pieghe della partita non dando il contributo che ci si aspettava.
Pafundi 5,5: quando si associa con Baldanzi, fa brillare gli occhi. Uno il multiplo dell’altro, il 10 e il 20 moltiplicano anche la pericolosità offensiva parlando la stessa lingua, quella del talento. La luce però si spegne troppo presto, con la fisicità della retroguardia avversaria che fa finire la magia. Dal 55′ Montevago 6: il suo volume fisico è più adatto ad assorbire i colpi avversari; nel finale fa a sportellate, ma non basta per farci spazio nelle strettissime maglie della difesa.
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