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Nazionali Giovanili

Magni infaticabile, Di Maggio disegna: le pagelle dell’Italia U19

Tutti i voti degli azzurrini di Corradi

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Massiccio turnover imposto da Bernardo Corradi, che modifica la conformazione della sua Italia cambiando otto undicesimi rispetto al secco 3-0 contro l’Irlanda del Nord. Partenza come al solito centrata: gli azzurrini trovano buone soluzioni nello stretto e ottima fluidità nella manovra in verticale. Il gol di Synchuk spariglia le carte, ma gli azzurri lievitano col passare dei minuti e pareggiano i conti con la punta di Ebone. Nella seconda parte, Romano decide di segnare il gol più bello degli Europei al momento, con un destro dai 25 metri che si infila all’incrocio. Vantaggio che dura lo spazio di un respiro, perché due minuti dopo un errore in uscita spiana la strada al pareggio di Krevsun. Qualche minuto di sbandamento, poi la sliding door: follia di Mane che buca un intervento banale, Corradi affonda ingenuamente il tackle e concede rigore e rosso. Ponomarenko glaciale e Ucraina che stacca il pass per le fasi finali del torneo.

Le pagelle dell’Italia.

 

Difensori: Magro insolitamente impreciso, Magni dirompente

Magro 5,5: legge forse con un pizzico di ritardo il tocco sotto che lo mette fuori causa all’8′. Krevsun gli piega le mani al 54′, anche qui ci si aspettava una risposta diversa; sul penalty non può nulla. 

Magni 7: il corpo umano avrebbe due polmoni, ma a lui non interessa e corre come se ne avesse il doppio. Intelligentissimo a dosare le sue scosse di rapidità e potenza, chirurgico nella fase di copertura anche a tutto campo. 

Corradi 5: cerca costantemente l’anticipo, finendo in alcuni casi per andare fuori giri. Doppio giallo evitabile che ci condanna ad un finale in dieci uomini. 

Chiarodia 6: qualche sbavatura in più rispetto al solito. Meglio nella prima impostazione. Dal 64′ Mane 5: raccoglie il testimone e gioca una mezz’ora con la fascia al braccio. Errore capitale nella valutazione del rimbalzo, che spalanca una prateria in occasione del rigore che ci spezza le gambe. 

Pagnucco 6: brutto passaggio a vuoto all’8′, quando con una sbavatura in uscita spiana la strada al vantaggio ucraino. Riordina le idee e offre ottima continuità nella spinta offensiva, pur confermando qualche distrazione di troppo in fase difensiva. 

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Pagnucco, Italia U19 – Foto MARTINA CUTRONA

Centrocampisti: Di Maggio ispiratore, Romano con un flash

Romano 6,5: esce dall’intervallo con gli occhi iniettati di sangue. Sulla prima combinazione con Ebone, mette il mirino sulla porta e incastona un diamante all’incrocio, piegando le mani del portiere. 

Harder 5,5: primo tempo sottotraccia, con un impulso tanto isolato quanto ispirato in pieno recupero; l’offerta per Anghelé è una sinfonia, che il fantasista non sfrutta. Seconda parte da comprimario, troppo timido su entrambi i lati del campo. Dal 68′ Lipani 5,5: ingresso compassato, quasi deleterio per una squadra che doveva cercare ritmo per alimentare la rimonta. Troppi errori anche in costruzione. 

Di Maggio 7: uno dei 3 che resistono al turn over imposto da Corradi. L’Italia non può fare a meno dei suoi inserimenti a fari spenti e delle sue letture senza palla. Accentratore, anche da fermo trova una pennellata da artista per ispirare l’1-1 di Ebone. Dal 45′ Mannini 6: si riconferma jolly tuttofare con una buona presenza a livello atletico e tecnico. Al 57′ raccoglie un rimbalzo dal limite e sfiora il supergol, nel corso dei minuti prova a mettere ordine risultando come il più continuo di un centrocampo troppo frenetico. 

Anghelè 6: nel recupero del primo tempo, sfrutta la traccia verticale di Harder e aggredisce la profondità, trovando un’ottima risposta del portiere ucraino. Nella sua partita poco altro da segnalare. Dal 68′ Pafundi 6: quando aziona la sua frequenza di passo, hai sempre l’impressione che qualcosa stia per succedere. Lo svantaggio però, sia nel risultato che negli uomini in campo, condiziona i palloni giocabili che arrivano al 10. 

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Di Maggio – MARTIN COCCIOLO

Attaccanti: Ebone con killer instinct, Sia si eclissa

Ebone 7: gli basta un pallone che gravita in area, per freddare Krapyvtsyov. Da bomber consumato, galleggia sulla linea del fuorigioco e di punta sigla l’1-1. Nella ripresa, lavora e rifinisce per Romano, che schianta il destro del 2-1. 

Sia 5,5: arriva con buoni tempi all’appuntamento col gol nei primi 15 minuti, ma cestina entrambe le occasioni. Si perde nelle pieghe di una partita che esce dalle sue corde. Dal 75′ Bartesaghi S.V.

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