Nazionali Giovanili
Luciano Valente, chi è il nuovo azzurrino per Nunziata
Alla scoperta del centrocampista italo-olandese
In vista dei prossimi impegni contro l‘Ungheria in terra magiara, il Ct della selezione U19 dell’Italia Carmine Nunziata ha annunciato i convocati per le sfide del prossimo 11 e 15 novembre. Tra i grandi centrocampisti del 2003 che brillano nel campionato Primavera e non solo (Baldanzi e Miretti su tutti), è arrivata la prima chiamata per il 10 del Napoli, Giuseppe Ambrosino, ma anche per il trequartista italo-olandese del Groningen, Luciano Valente.
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IL FIGLIO DI GRONINGA– Luciano Valente nasce il 4 ottobre 2003 nei Paesi Bassi, con sangue italiano e allevamento calcistico puro “oranje”. Fin da bambino si accosta al mondo del calcio con passione, dando i primi calci al pallone nel GVAV-Rapiditas, squadra della città di Groninga che attualmente milita nella settima serie olandese. In un estremo nord del paese in cui il “voetbal” domina tra gli sport, il talento del giovane Luciano balza agli occhi della squadra più blasonata della città, l’FC Groningen, che lo porta nel settore giovanile biancoverde all’età di 11 anni. E non c’è posto migliore per crescere calcisticamente del Groningen nella zona, club con data di fondazione relativamente recente (1971) e che ha conquistato il primo trofeo nel 2015, sollevando la coppa d’Olanda. Si autodefiniscono “L’orgoglio del Nord”, in un paese che si è sempre dimostrato all’avanguardia per lo sviluppo del vivaio e la crescita dei talenti, ma che non ha praticamente mai accettato acuti al di fuori Ajax, Feyenoord e PSV Eindhoven. Da 50 anni il Groningen sgomita per gridare il suo nome tra i grandi e partendo da origini umili si è arrivati a costruire l’“Euroborg” , lo stadio da 22mila posti che dal 2006 ospita le gare casalinghe dei biancoverdi. In più, grazie al settore giovanile e allo scouting campioni del calibro di Ronald Koeman, Arjen Robben, Luis Suarez e Virgil van Dijk hanno vestito la maglia del club di Groninga ad inizio carriera. Un curriculum niente male, in un campionato in cui i talenti si presentano al mondo da più di mezzo secolo.
IL TREQUARTISTA ATIPICO– Valente è un trequartista moderno con caratteristiche atipiche per lo stereotipo del calcio latino: alto 189 cm, galleggia tra le linee con furbizia e forza nella gambe, la stessa che gli consente strappi notevoli. Eccezionale nel tenere il possesso con la pressione di uno o più avversari, si distingue per un pregiato fiuto del gol con inserimenti senza palla. I movimenti sono da calcio totale: scaltro come pochi a ricevere la sfera nella spazio libero in ampiezza e in profondità, è in grado di ricoprire anche il ruolo di mezz’ala o di interno di centrocampo, adattandosi perfettamente alle zone di campo per la squadra seguendo un unico dogma, ossia che la squadra giochi sempre il pallone. Già a segno con la seconda squadra del Groningen dopo 5 presenze stagionali, Valente vanta una convocazione in Prima squadra in Eredivisie nell’ultima giornata della scorsa stagione, il 16 maggio contro il Pec Zwolle. Da anni è uno dei punti di riferimento dell’annata 2003 per il Groningen, che dopo un buon pre-campionato lo tiene d’occhio per un imminente esordio nel massimo campionato olandese.
FINALMENTE L’AZZURRO– Nonostante il suo riconosciuto valore tecnico, all’appello mancano le convocazioni con le nazionali giovanili olandesi, ma essendo in possesso di passaporto italiano per le sue chiare origini tricolori è arrivata la convocazione in U19. “Sono super felice e orgoglioso di poter finalmente dirvi che sono stato invitato per 2 partite internazionali con l’Italia U19! 🇮🇹💙”, ha commentato Luciano con un post su Instagram di ieri. Una gioia meritata, per un prospetto che può portare le influenze del suo gioco date dalla formazione fiamminga ad una nazionale con una qualità nel potenziale decisamente invidiabile. Giocatori abituati a diverse culture calcistiche fin da giovani sono manna per il nostro movimento, l’apertura a nuovi stili e modi di pensare il pallone costituisce un fattore chiave nella crescita del calcio nostrano. Ben vengano, dunque, i Valente in azzurro.
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