Nazionali Giovanili
Italia U21, Calafiori: “Parole di Spalletti uno stimolo”
Le parole del difensore azzurro
In una lunga intervista ai microfoni dei canali ufficiali della FIGC Riccardo Calafiori, difensore del Bologna e dell’Italia U21, ha ripercorso gli eventi che hanno caratterizzato la sua carriera. Tra quelli più brutti c’è sicuramente il gravissimo infortunio al ginocchio subito a 16 anni che ha rischiato di farlo smettere di giocare, ma tra quelli più lieti c’è il sogno Champions che la squadra di Thiago Motta sta inseguendo in questa stagione.
La sofferenza legata all’infortunio
All’età di 16 anni, durante Roma-Viktoria Plzen di Youth League, un intervento scomposto di Svoboda porta alla rottura di tutti i legamenti del ginocchio sinistro, dei menischi e della capsula: “Riguardo spesso i ricordi del periodo della riabilitazione, il tempo passato in America. Penso sia tutto collegato: senza quei momenti brutti non avrei vissuto questi momenti belli. La famiglia mi è stata vicina e continua a esserlo anche a distanza: quell’infortunio mi ha aiutato e, dopo anni, mi suscita emozioni positive e dà energia per guardare avanti”.
L’esperienza in Svizzera
Prima di arrivare nel club rossoblù il difensore ha giocato una stagione al Basilea, arrivando fino alle semifinali di Conference League: “L’esperienza in Svizzera, arrivata un po’ per necessità e un po’ per decisione mia, mi ha tenuto un po’ lontano dai riflettori e mi ha cambiato molto, facendomi crescere anche per via della lontananza da casa. Il segreto è vivere con tranquillità, continuando a impegnarmi come sto facendo anche in vista di queste partite fondamentali per il nostro cammino di qualificazione all’Europeo”.
L’arrivo al Bologna
La scorsa estate però la squadra di Thiago Motta ha deciso di puntare su di lui facendolo ritornare in patria e affidandogli un ruolo non suo: “Quando Thiago Motta è arrivato mi ha parlato dell’idea di farmi giocare da centrale e non da terzino. L’infortunio di Lucumì mi ha portato ad avere spazio: sono rimasto tranquillo e sicuro che le cose sarebbero andate bene, e così è stato. Quello che ho imparato in questi mesi non lo avevo mai provato prima. Ma conoscendoci anche con i compagni di squadra viene tutto naturale”. Ruolo che potrebbe ricoprire anche in Nazionale: “Dovrò solo ricordarmi che gli allenatori e i meccanismi sono diversi e che le richieste sono differenti”.
Il sogno Champions e i rapporti con la Roma di De Rossi
Il Bologna quest’anno punta alla qualificazione in Champions League, con il quarto posto conteso anche dalla Roma, club in cui è cresciuto: “Siamo molto giovani ma con qualche elemento di esperienza. L’unione che abbiamo fuori dal campo si vede anche quando giochiamo: ho vissuto diversi gruppi, ma questo è uno dei migliori. Per la Champions guardiamo partita per partita, non è un caso esserci ritrovati qui. Ormai siamo a marzo, perché non realizzare questo sogno? Sento spesso i miei compagni alla Roma, me la stanno tirando. Diciamo che se in Champions ci andassero sia la quarta che la quinta classificata saremmo tutti contenti. Il fatto che sia andato via da Roma fa parte delle cose che possono succedere: ero dispiaciuto ma non ce l’ho mai avuta con la società. Se guardiamo il percorso, è andata bene così. De Rossi lo sto sentendo meno anche perché in queste settimane ha molto da fare…”.
L’obiettivo Nazionale maggiore
Il difensore sogna la nazionale allenata da Luciano Spalletti, che in questi giorni ha espresso belle parole per lui: “Mi ha fatto molto piacere, anche perché la Nazionale maggiore è uno dei miei obiettivi. Sogno di arrivarci e cerco di lavorare per quello, ma con tranquillità. Quando arriverà, se arriverà, sarò contentissimo”.
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