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L’Italia che verrà: i centrocampisti del futuro azzurro

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Simone Pafundi - MARTINA CUTRONA

La delusione degli Europei per l’Italia è ancora tanta nonostante sia passato più di un mese dalla sconfitta per 2-0 contro la Svizzera. Ma in questo momento gli Azzurri dovranno necessariamente ricomporsi per il futuro che verrà. Di questo ne ha parlato anche il ct della Nazionale Italiana Luciano Spalletti, che ha dichiarato di voler puntare sui giovani in futuro. L’idea è quella di ringiovanire ancora la rosa ma quali sono i giovani al momento che potrebbero entrare nel futuro azzurro? Noi di Mondoprimavera abbiamo stilato una serie di ragazzi già convocati dalle selezioni giovanili a Coverciano.

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Da Fabbian a Pisilli: estro e qualità in mediana

Dopo aver analizzato i migliori prospetti in porta e in difesa, questa volta toccherà al centrocampo. I centrocampisti sono coloro che devono saper dare il ritmo ai compagni, devono sapere quando rallentare e quando accelerare, e spesso devono avere piedi educati per essere precisi nei passaggi e per tenere vivo il possesso palla. Tra i migliori centrocampisti azzurri che in futuro potrebbero trovare spazio nella Nazionale abbiamo due 2003. Si tratta di Giovanni Fabbian del Bologna e Cristian Volpato del Sassuolo. Entrambi sono cresciuti moltissimo nell’ultima stagione di Serie A, soprattutto l’ex Inter che, sotto la guida di Thiago Motta, ha collezionato 27 presenze condite da 5 reti e 1 assist al suo primo anno nel massimo campionato. A differenza di Volpato che è un trequartista e ha caratteristiche offensive, Fabbian è un centrocampista duttile in grado di agire sia da mezzala che da sotto punta. I suoi 186 cm, inoltre, gli permettono di rendersi pericoloso anche negli stacchi di testa, una delle sue migliori armi oltre all’inserimento.

Per chiudere i migliori centrocampisti del futuro dell’Italia menzioniamo due 2004: Cher Ndour e Niccolò Pisilli. Due pilastri dell’U21 azzurra. Ndour è un centrocampista centrale di 190 centimetri nato a Brescia, di origini senegalesi. In forza al Besiktas, è cresciuto nelle giovanili dell’Atalanta e ha anche esperienze portoghesi. Oltre al Benfica, infatti, il classe 2004 di proprietà del Psg da gennaio ha giocato in prestito al Braga, e nella scorsa stagione ha collezionato 15 presenze nel calcio dei grandi tra Liga Portugal, Ligue 1, Europa League e Coupe de France, nelle quali ha trovato anche 2 reti. Pisilli è uno dei “bimbi di Mourinho”, espressione usata per riferirsi a quel gruppo di giovani lanciati nel cacio che conta dallo Special One. Stesso ruolo di Ndour, il mediano giallorosso gioca nella Roma da sempre ed è un romano doc. Gioca ancora in Primavera, ma a breve potrebbe fare il salto nel calcio professionistico. Fin qui, nella stagione appena conclusa, vanta 33 presenze, 11 reti e 5 assist tra Primavera 1, Europa League, Coppa Primavera e Supercoppa Primavera.

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L’Italia che verrà, i centrocampisti per il futuro

Dopo aver presentato i quattro migliori prospetti secondo la nostra redazione, andremo a farvi altri quattro nomi di ragazzi un po’ più giovani, ma sempre di grande talento. Dell’annata de 2005 abbiamo scelto Luca Lipani e Kevin Zeroli. Il primo è un mediano che gioca nel Sassuolo. 185 centimetri, nato a Genova, su Transfermarkt ha una valutazione di 4 milioni di euro. Cresciuto calcisticamente nelle giovanili del Genoa, club nel quale è rimasto fino all’U19, per poi passare ai neroverdi la scorsa estate per 3 milioni. L’annata appena conclusa per lui è stata il grande salto, visto che ha esordito in Serie A collezionando 8 presenze. In Primavera conta 11 partite e un assist, oltre a 2 gare in Coppa Italia. Il suo profilo potrebbe essere interessante soprattutto per il suo ruolo di play, una delle posizioni più “scoperte” per il futuro della nostra Nazionale in chiave giovani. Kevin Zeroli gioca nel Milan Futuro e anche per lui quest’anno è arrivato l’esordio in Serie A. Mezzala in grado di giocare anche come trequartista, il suo fiuto del gol e il suo dribbling lo distinguono dagli altri. Nato a Busto Arsizio di origini nigeriane, il centrocampista ha fatto una stagione importante grazie alle sue 37 gare distribuite tra Primavera 1, Youth League, Serie A, Coppa Italia e Coppa Primavera. I suoi 2 gol e 3 assist però, sono arrivati tutti nelle competizioni U19.

Il penultimo nome è quello di Aaron Ciammaglichella, possente mezzala del Torino U19 nato nel 2005. Cresciuto nelle giovanili granata, ha fatto vedere grandi cose nell’ultima stagione grazie alla sua capacità di legare il gioco tra centrocampo e attacco. Con la squadra di Scurto ha raggiunto la finale di Coppa Italia Primavera e in generale ha dato un grande contributo a centrocampo. L’ultimo nome è noto per il suo talento cristallino. Stiamo parlando del classe 2006 Simone Pafundi, trequartista puro che all’occorrenza può giocare anche come ala. Dotato di un sinistro educatissimo, il suo baricentro basso di 166 centimetri fa sì che sia un dribblatore tecnico e veloce. La sua storia fin qui è stata una sconfitta del calcio italiano. Sì, perché Pafundi rappresenta uno dei migliori talenti del calcio italiano e lo scorso gennaio è stato ceduto in prestito al Losanna, in Svizzera. Ricordate quando Mister Mancini elogiava Pafundi dicendo che in Nazionale doveva esserci per forza per via delle sue qualità? Bene, dopodiché tutti si aspettavano una sua esplosione con la maglia dell’Udinese, ma il classe 2006 non ha trovato lo spazio che meritava. A fine dicembre scadrà il prestito al club svizzero, con il quale ha segnato 1 gol e 2 assist in 17 partite. Al suo ritorno in Italia tutti si aspettano il salto di qualità: l’età è ancora tutta dalla sua parte.

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