Nazionali Giovanili
Italia U21, la favola di Doumbia: “Pensavo fosse uno scherzo. Mi ispiro a Pogba”
Issa Doumbia si è raccontato ai canali ufficiali della FIGC, il centrocampista del Venezia alla prima chiamata con l’Italia U21.

Issa Doumbia sta vivendo un autentico sogno che, a tratti, sembra difficile da credere. A soli 21 anni, il centrocampista del Venezia ha compiuto un salto straordinario dal calcio dilettantistico alla Serie A, conquistando anche la convocazione in Nazionale, che rappresenta il culmine di un’ascesa che, fino a qualche mese fa, sembrava impossibile. Una storia che sembra uscita da un romanzo, ma che, come racconta lo stesso Doumbia, è tutt’altro che frutto della casualità.
Doumbia e la chiamata dell’Italia U21
“Quando ho ricevuto la chiamata che mi informava della convocazione stavo dormendo”, confessa il giovane centrocampista, rivelando l’emozione che ha provato nel ricevere la notizia. “Pensavo a uno scherzo, poi ovviamente ho realizzato”. Un momento che ha segnato una svolta nella sua carriera.
Da giocatore dell’Albinoleffe in Serie C, dove ha iniziato a farsi notare, a elemento fondamentale del Venezia in Serie A, fino alla maglia azzurra che indosserà venerdì prossimo, durante l’amichevole contro i Paesi Bassi, proprio allo stadio ‘Pier Luigi Penzo’, la casa del Venezia. L’emozione è evidente nelle sue parole, ma anche la consapevolezza che si tratta di una grande opportunità per continuare a crescere.
“Faccio un appello ai tifosi del Venezia, venite a sostenerci”, esorta Doumbia, mostrando il suo legame con la squadra e la città. “Questa per me è una grande occasione, sia per migliorare che per dare una mano alla squadra, dimostrando di poterne fare parte”. Un messaggio che racchiude la sua voglia di contribuire al progetto del Venezia, ma anche il riconoscimento della grande differenza che esiste tra la Serie C e la Serie A.
“Ovviamente tra la Serie C e la Serie A c’è tanta differenza. Questa è una categoria in cui servono attenzione, determinazione, intensità nell’allenamento. Ma grazie al lavoro con Di Francesco, che mi chiede di stare sempre sul pezzo, sono migliorato tantissimo. So che devo continuare così”, ammette con umiltà, mettendo in evidenza l’importanza di allenarsi con intensità per stare al passo con il massimo livello del calcio italiano.
La storia di Doumbia
Nato a Milano nel 2003, da genitori ivoriani, Issa Doumbia ha vissuto una crescita che mescola radici familiari forti e un amore indiscusso per il calcio. La sua famiglia, arrivata in Italia in momenti diversi, ha avuto un ruolo fondamentale nel sostenerlo lungo il suo cammino. Il padre, camionista di professione, è stato il primo a fargli entrare il pallone nella testa, mentre la madre, arrivata in Italia nel 2000, ha sempre fatto sentire il suo sostegno.
“Senza di loro, e senza mio fratello, non saprei cosa fare”, confessa Doumbia, sottolineando l’importanza della sua famiglia nella sua crescita. Un rapporto che lo ha accompagnato sin da bambino, quando, per esempio, il padre gli ha insegnato a guardare il calcio con occhi diversi, mentre lui si ispirava a grandi campioni come Paul Pogba.
“Mi ispiro a Pogba, la sua forza fisica e corsa sono i miei punti di forza”, spiega, tracciando il profilo del suo gioco. E, in effetti, la sua prestanza fisica e la sua capacità di corsa sono divenuti marchi distintivi nelle sue prestazioni sul campo.
Per Doumbia, la mezzala di destra in un centrocampo a tre è il ruolo ideale, una posizione che gli consente di sfruttare al massimo le sue qualità atletiche e la sua visione di gioco. Ora, con la maglia del Venezia, continua a crescere, consapevole che il viaggio che ha intrapreso è appena iniziato. Il futuro sembra promettente, e la sua voglia di migliorarsi, unita alla determinazione di far parte della Nazionale, sono gli ingredienti che lo stanno portando a scrivere una storia da protagonista nel calcio italiano.
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