Nazionali Giovanili
Djankpata insegue i sogni: dall’Everton alla chiamata di Corradi
Ecco la storia del classe 2005
“Un sognatore è colui che può trovare la sua strada al chiaro di luna e vedere l’alba prima del resto del mondo”. Quando una persona ha talento e raggiunge i suoi obiettivi, si potrebbe pensare che avesse le idee chiare fin dall’inizio e che di conseguenza, con dedizione e sacrifici, abbia ottenuto ciò che realmente desiderava. Però non va sempre così e in alcuni casi ci vengono imposti dei cambiamenti di cui inizialmente non siamo convinti e che ci spaventano, ma che riusciamo a comprendere solo successivamente. La storia di Halid Djankpata ne fa da esempio. Il classe 2005 infatti, prima di raggiungere il proprio sogno e diventare calciatore, ha dovuto cambiare spesso le sue abitudini…iniziando dalla propria residenza. Una storia molto ricca e affascinante, che ci fa comprendere l’importanza della costanza e della tenacia per il raggiungimento di un sogno. Allora scopriamo insieme la storia di Halid Djankpata e ripercorriamo insieme la sua carriera.
Sempre un passo avanti
Halid Djankpata nasce a Lomé, capitale del Togo, il 13 aprile 2005. Arriva in Italia quando aveva solo 9 mesi, insieme ai suoi genitori e cresce a Milano. Qui scopre la sua passione per il calcio…ma non ci mette tanto tempo. Infatti, all’età di quattro anni inizia a giocare nell’Usmate Velate, una società dilettantistica brianzola. Il ragazzo cresce notevolmente e insieme a lui la sua passione e il suo talento per il calcio. Basti pensare che all’età di 8 anni giocava già sotto età e affrontava i ragazzi che di anni ne avevano 12. Questo però non era un ostacolo per lui, anzi continuava a segnare tantissime reti e molti top club gli si aggiravano attorno per convincerlo a giocare da loro. Tra le società più importanti, c’erano Juventus, Atalanta e Brescia. Il classe 2005 ha però dovuto declinare tutte le offerte, dato che a causa della distanza non sarebbe riuscito ad allenarsi nei rispettivi centri sportivi.
Trasferimento cruciale
All’età di 11 anni, arriva una notizia importante per Halid Djankpata, che gli cambierà l’intera vita, sconvolgendogli tutti i piani. I suoi genitori infatti decidono di trasferirsi in Inghilterra e di portarlo insieme, facendolo crescere in un ambiente diverso. Il giovanissimo Halid però a questo punto ha solo una certezza: voler continuare con il calcio. Inizialmente gioca per la squadra del college e poi firma con l’Droylsden Fc. Anche qui, come in Italia, molti top club lo notano e vogliono aggiudicarselo a tutti i costi. Nonostante l’interesse di Liverpool e City, con cui ha sostenuto dei provini, Djankpata ha scelto l’Everton. Questa scelta è stata sicuramente guidata dal timore di “bruciarsi” in un top club, ma sicuramente anche dalla presenza di Frank Lampard, che lo ha condotto fino alla convocazione in prima squadra. Molti gli incontri che hanno fatto la differenza, sia dentro che fuori dal club, tra cui ad esempio quelli con Moise Kean e Cesare Casadei (che gli ha anche segnato contro).
Djankpata e il legame con l’Italia
Nonostante abbia trascorso molti anni in Inghilterra e stia trascorrendo un’esperienza positiva nell’Everton, Halid Djankpata riconosce il suo legame profondo con l’Italia e ammette di voler farne parte. Queste le sue parole sulla Nazionale, in un’intervista realizzata da Cronache di Spogliatoio: «Credo che fino all’inizio di questa stagione, nessuno sapesse della mia esistenza in Federazione». Il sogno «è quello di giocare con la maglia della Nazionale, spero sia il primo che riuscirò a realizzare in ordine di tempo». Questo sogno a breve diventerà realtà, grazie alla convocazione da parte di Corradi nell’Italia Under 19. Proprio come nelle favole…
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