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Nazionali Giovanili

Ndour: “All’estero per nuovi stimoli. Ma ho sentito il richiamo dell’Italia e sogno l’Europeo”

Cher Ndour, centrocampista della Fiorentina e dell’Italia Under 21, racconta il suo passato e il suo presente in azzurro.

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Ndour (Italia U21)

Dal Benfica al PSG, passando per un sogno azzurro sempre più concreto. La parabola calcistica di Cher Ndour, talento classe 2004, è la perfetta sintesi di un giovane italiano che ha scelto di mettersi alla prova lontano da casa senza mai perdere il legame con le proprie origini. In un’intervista ai canali ufficiali della FIGC, il centrocampista racconta la sua esperienza formativa tra Portogallo e Francia, descrivendola come un vero e proprio “Erasmus calcistico”. Di seguito le parole del giocatore della Fiorentina e dell’Italia U21.

L’esperienza all’estero e il richiamo dell’Italia: Ndour si racconta

“All’estero sono stato benissimo ma l’Italia è sempre l’Italia e ultimamente mi scorreva dentro il richiamo di casa. Da ragazzo avevo bisogno di stimoli e di affrontare nuove esperienze, è venuta fuori questa possibilità di andare all’estero e, anche se ero molto giovane, ho deciso di partire. Ho la fortuna di avere due genitori che tengono molto a me, che mi sono sempre stati vicini e che mi hanno seguito a Lisbona, Parigi e anche a Istanbul. Mi hanno sempre consigliato nelle scelte, lasciandomi però la decisione finale”.

Dal Benfica al Paris Saint-Germain, dove trova un altro italiano come Gigio Donnarumma. E poi l’esperienza al Besiktas, prima del ritorno in Italia alla Fiorentina, dove ad accoglierlo c’è un altro azzurro come Ciro Immobile: “Al piccolo Cher direi di affrontare le cose con leggerezza e di mettere sempre davanti a tutto il piacere di giocare a calcio. Con Gigio a Parigi abbiamo legato subito, io poi venivo dalla vittoria dell’Europeo e la prima cosa che ha fatto è stata farmi i complimenti. E quando sono arrivato a Istanbul Ciro era già  lì, ci siamo trovati molto bene ed è stato importante poter parlare con lui, anche perché il turco non è una lingua facile. Ciro e Gigio hanno fatto grandi cose, hanno vinto entrambi l’Europeo. Spero un giorno di poterlo vincere anche io”.

Un Europeo, però, Ndour l’ha già vinto. Con la maglia dell’Italia U19, nell’estate del 2023: “Avevo fatto tutta l’annata con mister Nunziata in Under 20 ma Bollini spingeva per farmi fare l’Europeo Under 19 e alla fine ha avuto ragione lui. Con il mister ci siamo capiti subito, eravamo una squadra molto forte, con talento da tutte le parti. L’unica partita in cui abbiamo sofferto è stata quella del girone con il Portogallo, in cui abbiamo perso 5-1. Ma penso che quella sconfitta ci abbia fatto rimanere con i piedi per terra, dandoci ancora più motivazioni per vincerlo. La semifinale con la Spagna l’ho vissuta dalla tribuna con un’agitazione incredibile perché ero squalificato, poi in finale, forse per un segno del destino, abbiamo rincontrato il Portogallo. È stato bellissimo, quando l’arbitro ha fischiato la fine è stata un’esplosione di gioia”.

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