Il calcio dei grandi
Roma-Juventus sfida eterna: 5 curiosità sul big match di Serie A

La nostra Serie A, da quasi un secolo, ospita sfide eterne, partite dalla storia e dai precedenti illustri. Gare che, nel corso degli anni, hanno contribuito ad innalzare lo status del calcio italiano, in Europa e nel mondo. E tra le gare più giocate del nostro campionato c’è Roma-Juventus, una sfida dal sapore unico. Una delle squadre rappresentative della Capitale contro la squadra più vincente d’Italia. Giallorossi e bianconeri ci hanno regalato match storici e momenti unici della nostra del nostro calcio. Ecco, allora, 5 curiosità sulla gara che andrà in scena questa sera all’Olimpico di Roma.
Roma-Juventus, i numeri del match
Roma e Juventus sono due squadre storiche della nostra Serie A, come confermato dal numero di incroci: ben 165, di cui 82 giocati proprio in casa dei giallorossi. Se nel computo totale degli scontri diretti sono i bianconeri in vantaggio (79 successi a 38), tra le mura dell’Olimpico è la Roma ad aver ottenuto più vittorie: ben 30, contro le 25 della Juventus.
In effetti, quando la Juventus gioca fuori casa con i giallorossi va spesso in difficoltà. Nelle ultime 5 trasferte all’Olimpico la Juve ha raccolto una sola vittoria: due pareggi e due sconfitte gli altri risultati. Insomma, nonostante i bianconeri siano la squadra ad aver battuto più volte la Roma in Serie A, gli incroci nella Capitale sono sempre state sfide incerte e ricche di emozioni.
Roma-Juventus, le vittorie più ampie all’Olimpico
Entrambe le squadre, però, si sono tolte delle vere e proprie soddisfazioni nelle sfide giocate all’Olimpico. Soprattutto nel corso della prima metà del Novecento, quando Roma e Juventus hanno dato vita ad alcune delle sfide più iconiche di questa lunga rivalità sportiva.
Proprio in quegli anni assistiamo alle vittorie più ampie di ambo le squadre sul terreno di gioco della Capitale. La prima, nella stagione 1930/31, ha per protagonisti i giallorossi. A Roma arriva una Juventus lanciata verso il quinto Scudetto consecutivo, ma la squadra di Herbert Burgess, seconda in campionato, non si lascia intimorire. Anzi, tirerà fuori dal cilindro una prestazione magistrale, umiliando i bianconeri con un netto 5-0: sugli scudi Fulvio Bernardini, autore di una doppietta, poi le reti di Nicola Italo Lombardo, Rodolfo Volk e Cesare Augusto Fasanelli. Un risultato storico, il migliore mai ottenuto dalla Roma, in casa, contro la Juventus.
Sedici anni dopo sono i bianconeri a pescare la manita. È la 9a giornata della stagione 1946/47, e la Juve liquiderà la questione Roma con un sonoro 1-5: passati in svantaggio per l’autorete di Giovanni Varglien, nel primo tempo è Silvio Piola a ribaltare la gara, con una doppietta che permetterà alla Juventus di chiudere in vantaggio i primi 45′ di gioco. Nella ripresa, poi, i bianconeri dilagano con le reti di Vittorio Sentimenti, l’autorete di Claudio Matteini e, infine, il gol di Mario Astorri.
Roma-Juventus, “Quattro e a casa”: quel gesto verso Tudor…
Ma gli incroci tra Roma e Juventus ci hanno regalato tante scene iconiche, di cui una, chiacchieratissima ancora oggi, proprio a seguito di una sfida giocata all’Olimpico. E con protagonisti Francesco Totti, da un lato, e Igor Tudor, attuale allenatore dei bianconeri, dall’altra.
Stagione 2003/04: i giallorossi archiviano la pratica Juve con un 4-0 senza appello, firmato da Dacourt, lo stesso Totti e da Antonio Cassano, autore di una doppietta. Al minuto 89 il Capitano giallorosso lascia il campo, richiamato in panchina da Fabio Capello. E lì avviene il fatto: Totti si volta verso Tudor, mettendo l’indice davanti alla bocca, poi fa il segno “4” con le dita, concludendo con un “a casa” mimato con la mano. Il motivo di quel gesto non fu chiaro all’inizio, tanto da sollevare parecchie critiche, soprattutto dall’ambiente bianconero.
Nel 2020, poi, la rivelazione. Totti è in diretta sui social con Alessandro Del Piero, e ricordando alcuni momenti della loro lunghissima carriera, viene punto proprio dalla bandiera bianconera su quel gesto: “Mi hai fatto rosicare come un matto quando hai fatto quel gesto…”. E così, il Capitano spiega: “Non te l’ho fatto a te, non mi sarei mai permesso. L’ho fatto a Tudor perché mi ha tirato una gomitata, sul muscolo, e mi si era addormentato tutto il braccio. Un dolore atroce, mi veniva da piangere. Poi quando ci siamo incrociati di nuovo, mi è venuto naturale”. Un motivo in più, da parte di Tudor, per cercare di vincere la sfida di questa sera.
Juventus, Osvaldo e la rete da ex
Dieci anni dopo un altro momento emblematico della rivalità tra giallorossi e bianconeri. Finale di stagione 2013/14, una Juve già Campione d’Italia è ospite della Roma di Rudi Garcia. Che da seconda in classifica non vuole sfigurare davanti ai propri tifosi, e soprattutto vuole rovinare la rincorsa bianconera verso il record di punti in una singola stagione di Serie A.
La partita è bloccata, i bianconeri di Antonio Conte spingono ma non riescono a trovare la via del gol. Al minuto 75 il tecnico salentino si gioca i primi due cambi della gara: fuori Chiellini per Caceres in difesa, mentre in attacco Tevez lascia il post a Pablo Daniel Osvaldo. Prelevato in prestito a gennaio proprio dai giallorossi. E il caldo ambiente dell’Olimpico non perdona, bersagliando di fischi l’ex della gara.
Ma Osvaldo risponderà sul campo, segnando negli ultimissimi minuti un gol pesantissimo: cross dalla destra, tiro ad incrociare che prende in controtempo Skorupski, e la Juve, così, sbanca la Capitale. con quella che, peraltro, sarà l’unica rete di Osvaldo in Serie A con la maglia bianconera. Quasi uno scherzo del destino.
Roma-Juventus, una sfida… Senza bandiere
Roma e Juventus, nel corso della loro storia, hanno sempre avuto una costante: una rosa infarcita di giocatori simbolo, che negli anni hanno difeso i colori delle rispettive squadre, entrando nel cuore di tutti i tifosi. Se prendiamo le due gare citate sopra, troviamo storiche bandiere giallorosse e bianconere. Nel 2004 erano in campo giocatori del calibro di Panucci, Totti, De Rossi (subentrato) da una parte, Buffon, Montero, Conte dall’altra. Dieci anni dopo, gli eterni Totti e De Rossi, ma anche Florenzi e Taddei, contro Chiellini, Barzagli, Bonucci e Chiellini.
Pochissimi, invece, i giocatori bandiera nella sfida di questa sera. Se si prendono in esame le rose delle due squadre, sono solamente 5 i giocatori presenti nelle rispettive rose da almeno 5 anni. In casa Roma Lorenzo Pellegrini (dal 2017), Bryan Cristante (2019) e Gianluca Mancini (2020); per la Juventus due dei tre portieri, Carlo Pinsoglio (il più longevo in rosa, dal 2014) e Mattia Perin, acquistato nel 2018.
I progetti di Roma e Juventus sono ripartiti, in questi anni, da una sensibile ristrutturazione della rosa. Ma ci penseranno i tifosi sugli spalti a fare in modo che la sfida, tra le più belle e longeve del nostro campionato, abbia l’atmosfera che merita.
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