Il calcio dei grandi
Retegui-gol e l’Atalanta vola: ora si infiamma la corsa Champions

Retegui, ritorno al gol e l’Atalanta riaccende la corsa Champions: l’attaccante sempre più decisivo per i nerazzurri
Nessuno avrebbe mai detto, quando Roberto Mancini aveva deciso di naturalizzarlo e di schierarlo da titolare contro l’Inghilterra, che nel giro di pochi anni Mateo Retegui sarebbe diventato uno degli attaccanti italiani più decisivi degli ultimi anni. Nel giro di due stagioni il classe ’99 ha avuto una carriera in rapidissima ascesa, ma non ha risentito dei tanti salti in avanti di questi anni. Anzi, Retegui si è sempre più esaltato, diventando il pilastro dell’Atalanta di Gasperini.
Grazie ai suoi gol i nerazzurri hanno potuto mantenere vivo il sogno Scudetto per quasi una stagione intera, prima delle tre sconfitte che hanno rallentato la loro corsa alla vetta. Ma proprio quando tutto sembrava andare per il verso sbagliato, ecco che Retegui è tornato in cattedra, sfornando una prestazione magistrale che ha piegato il Bologna nell’ultimo turno di Serie A. Così, ora, l’Atalanta può rialzare la testa.

Mateo Retegui
Retegui, dall’Argentina all’Italia nel segno di Mancini
Nato a San Fernando, nella provincia di Buenos Aires, i primi passi nel calcio di Mateo Retegui hanno i colori delle due squadre della capitale argentina. Cresciuto nelle giovanili del River Plate, nel 2016 Retegui passa al Boca Juniors, terminando il proprio percorso di crescita con la maglia degli Xeneizes. Il Boca, però, non dà fiducia al giocatore, che una volta arrivato in prima squadra inizia una serie di prestiti: prima all’Estudiantes, con 5 gol in 29 partite, poi al Talleres, con 9 reti in 44 presenze nella stagione 2020/21.
Retegui non convince, e così, nell’annata successiva, arriva la terza esperienza in prestito, con la maglia del Tigre. E il classe ’99, finalmente, si mette in mostra: in 42 presenze stagionali mette 23 gol, con il club che decide di acquistarlo a titolo definitivo per 8,5 milioni di euro. In rossoblu Retegui manterrà una media gol spaventosa, quella di una rete ogni 2 partite, con 70 presenze totali e 35 marcature all’attivo. Numeri che convincono Roberto Mancini, allora CT dell’Italia, a puntare su di lui per il futuro.
Già. perché la carriera di Retegui ha un prima e un dopo, con la chiamata in azzurro a fare da spartiacque. A marzo 2023 Retegui parte da titolare prima contro l’Inghilterra e poi contro Malta, nelle sfide valide per la qualificazione a EURO 2024. E nonostante lo scetticismo, mette a referto un gol in entrambe le gare, facendo subito capire di avere le qualità per incidere anche nel calcio che conta.
Retegui, che impatto in Italia
Nel luglio 2023 arriva la grande chance: il Genoa bussa alla porta del Tigre, presentando un’offerta di 15 milioni di euro per il cartellino dell’attaccante. Retegui approda così in Italia, con l’obiettivo di aiutare i rossoblu a salvarsi e confermare il posto in Nazionale. E nonostante i problemi fisici che lo puntellano fra ottobre e dicembre, chiuderà la prima stagione in Serie A con 7 gol all’attivo, più 2 reti in Coppa Italia. Numeri che lo rendono il secondo miglior marcatore stagionale dei rossoblu, dietro a Gudmundsson.
L’anno successivo Retegui sembra essere pronto a confermarsi in rossoblu, vista la probabile partenza dell’islandese. Invece, è proprio lui a lasciare per primo il Grifone, con l’Atalanta che piomba su di lui dopo la rottura del legamento crociato di Scamacca. Trattativa lampo fra i due club, con i nerazzurri che rilevano il suo cartellino per 21 milioni di euro. Così, per Retegui, si apre un nuovo capitolo, quello della definitiva consacrazione.
In poco più di 8 mesi in nerazzurro Retegui ha collezionato ben 26 gol, viaggiando su numeri impressionanti. In Serie A, ad esempio, vanta un contributo al gol ogni 67,5 minuti, in virtù dei 23 gol e 5 assist raccolti finora. Senza dimenticare i 3 gol in Champions League, all’esordio nella massima competizione europea. Una crescita impressionante, che dimostra come il giocatore abbia tutte le qualità per rimanere ad altissimi livelli.
E così l’Atalanta torna a vincere
Dopo il poker contro il Verona dello scorso 8 febbraio, Retegui ha però rallentato, collezionando solamente 3 gol nelle successive 8 partite. Soffrendo, peraltro, insieme a tutta la squadra nelle ultime uscite, con l’Atalanta che ha dovuto cedere il passo a Inter, Fiorentina e Lazio. Le tre sconfitte consecutive hanno rallentato parecchio il cammino dei nerazzurri, ora distanti 10 punti dall’Inter capolista e tallonati dalle altre pretendenti alla zona Champions.
Una di queste è il Bologna, reduce dal pareggio contro la Roma e da 5 risultati utili consecutivi. L’Atalanta, in casa, non può permettersi di perdere altro terreno. Tocca a Retegui, allora, trascinare la sua squadra, tornando al gol dopo tre giornate senza reti, insaccando l’1-0 dopo appena 3 minuti. Ma il classe ’99 non si ferma qui, pescando Pasalic per il gol del definitivo 2-0. L’Atalanta torna così al 3° posto e guadagna un po’ di terreno nel segno del suo trascinatore stagionale.
Retegui-Atalanta, il sogno rimane il podio
La testa della classifica, come detto, dista ora 10 punti, una distanza difficilmente colmabile nel giro di 6 gare di campionato. L’Atalanta dovrà essere brava a mantenere il 3° posto guadagnato fin qui, tenendo il più possibile a distanza Juventus e Bologna in primis, ma anche Lazio e Roma, rispettivamente a 5 e 7 punti di distanza. Perché in questo finale di stagione la corsa Champions sarà l’assoluta protagonista, e potrebbe regalarci parecchie sorprese.
Il ritorno al gol, potrebbe essere la medicina che serviva a Retegui, che nelle prossime gare avrà il compito di tornare ad essere quel trascinatore che abbiamo ammirato per mesi con la maglia dei bergamaschi. Perché dopo l’esordio in Nazionale, dopo l’arrivo in Italia, ora il classe ’99 è in lizza per il titolo di capocannoniere della Serie A. Quello che sarebbe l’ennesimo passo in avanti della sua carriera.
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