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Real Madrid, stagione in salita: ora serve l’ennesima impresa

Secondo posto in Liga e un piede fuori dalla Champions League: al Real Madrid serve un’impresa nel finale di stagione.

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Kylian Mbappé
Mbappé Real Madrid

Real Madrid, dalla Champions a La Liga: i blancos chiamati all’impresa per alzare almeno un trofeo

Nonostante l’acquisto di Kylian Mbappé, la stagione del Real Madrid ha, in un certo senso, deluso le aspettative. I blancos, pur essendo ancora in gioco per vincere La Liga, la Copa del Rey e la Champions League, non si sono dimostrati quella corazzata imbattibile che tanti avevano pronosticato. La sconfitta contro l’Arsenal nella gara di andata della massima competizione europea ne è stata la prova.

Ora la squadra di Ancelotti dovrà essere brava a giocarsi il tutto per tutto in queste ultime partite stagionali, mostrando quel carattere e quella lucidità che abbiamo ammirato negli scorsi anni.

Kylian Mbappé

Kylian Mbappé

Real Madrid, una stagione non al top

L’arrivo di Kylian Mbappé, in estate, sembrava essere l’ultimo tassello del Real Madrid per completare uno degli undici titolari più forti d’Europa. I blancos, infatti, potevano già contare su giocatori di caratura mondiale in tutti gli altri reparti: da Courtois a Rudiger, passando per Valverde e Bellingham a centrocampo e Vinicius e Rodrygo in attacco. Un assetto giovane ma di enorme qualità, con Mbappé chiamato a svolgere quel ruolo di finalizzatore che fino a pochi anni prima era occupato da un suo connazionale, Karim Benzema.

Le aspettative, insomma, erano altissime. Ma il Real Madrid non ha dato l’impressione di essere quella squadra imbattibile che, sulla carta, ci si aspettava. Vinta la Supercoppa UEFA, infatti, le merengues si sono piazzate all’11° posto nel girone unico di Champions League, arrivando così a giocarsi gli spareggi. E anche nelle competizioni domestiche, la squadra di Ancelotti non è riuscita ad imporsi.

A 7 giornate dalla fine, infatti, il Real Madrid è al secondo posto nella classifica de La Liga, a 4 punti di distanza dal Barcellona primo. Vero, c’è ancora uno scontro diretto da giocare, ma i blancos hanno dimostrato di poter compiere parecchi passi falsi. Contro il Barça, nel Clasico, gli uomini di Ancelotti hanno un pessimo storico quest’anno: 0-4 al Bernabéu nella sfida di andata, 2-5 in Arabia per la Supercoppa di Spagna, persa in finale proprio contro i blaugrana.

Contro il Barcellona, inoltre, il Real Madrid dovrà giocare anche la finale di Copa del Rey, dopo aver superato la Real Sociedad al cardiopalma nella doppia sfida delle semifinali. Forse il Real aveva bisogno di una stagione di rodaggio, ma viste le qualità della squadra ci si aspettava un altro tipo di rendimento.

Real Madrid, anche in Champions si fatica

In Champions League, da sempre la competizione di casa delle merengues, Mbappé e compagni hanno brillato meno del solito. Nella fase a girone unico, infatti, sono arrivate ben tre sconfitte, contro Lille, Milan e Liverpool. Le 5 vittorie nelle altre 5 gare non sono bastate al Real per accedere direttamente agli ottavi di finale, costringendo la squadra a giocarsi prima gli spareggi contro il Manchester City.

Nella doppia sfida contro i Citizens il Real Madrid è riuscito a imporsi, complice una pessima stagione da parte della squadra di Pep Guardiola, qualificatasi per il rotto della cuffia a questa fase del torneo. Ma già nel duplice confronto contro i cugini dell’Atlético Madrid, agli ottavi, i blancos sono passati solamente ai rigori, dopo l’1-1 maturato fra andata e ritorno. In una partita, peraltro, caratterizzata da dubbi e polemiche per il doppio tocco di Alvarez nella lotteria dei rigori.

Contro l’Arsenal il Real Madrid era chiamato a rifarsi, ma all’Emirates Stadium la squadra di Arteta sforna una prestazione memorabile nel segno di Declan Rice, autore di una grande doppietta su calcio di punizione. A chiudere i conti, invece, Mikel Merino, che raccoglie il servizio di un giovanissimo Lewis-Skelly per calare il tris biancorosso. Il Real ha faticato tantissimo a impegnare Raya, e stasera, al Bernabéu, dovrà giocare una partita impeccabile per sperare nel passaggio del turno.

Ora serve l’ennesima rimonta

Rimane pur vero, però, che di rimonte in Champions il Real se ne intende. Negli ultimi anni la squadra di Ancelotti ci ha regalato partite mozzafiato nella massima competizione europea, ribaltando gli sfavori del pronostico e dimostrando di saper rimanere sempre a galla.

Emblematica, in questo senso, la campagna europea della stagione 2020/21. Fra ottavi, quarti e semifinale il Real ha dovuto compiere ben 3 rimonte. Partendo dal PSG, vittorioso per 1-0 al Parc des Princes e avanti 0-1 al Bernabéu: a salire in cattedra fu Benzema, autore di una tripletta nel corso della ripresa. Il francese riuscì poi nell’impresa di piegare il Chelsea nei supplementari dei quarti di finale, dopo il pareggio di Rodrygo e il risultato fissato sul 4-4.

In semifinale, contro il Manchester City, il Real firmò un’altra impresa incredibile: sotto per 3-5 nel totale, riacciuffa i Citizens negli ultimi minuti grazie a una doppietta di Rodryigo, con Benzema autore del definitivo 3-1. Due anni dopo, nel 2024, il Real rimonterà nuovamente il City nell’andata dei quarti di finale, acciuffando il 3-3, prima di piegare il Bayern Monaco per 2-1 nei minuti di recupero nel turno successivo del torneo.

E tutte queste rimonte hanno un denominatore comune: sono tutte avvenute tra le mura del Santiago Bernabéu. Giocare nello stadio di casa del Real non è mai facile, anzi. Per riuscire a passare il turno, l’Arsenal dovrà offrire nuovamente una prestazione di altissimo livello. O Mbappé e compagni potranno provare ad approfittarne.

Mbappé, ora serve il tuo talento

Mbappé, d’altra parte, non sta disputando una stagione negativa. Anzi: sono già 32 i gol stagionali in 48 partite disputate. A ben vedere, tuttavia, un piccolo calo c’è stato. Si tratta infatti della peggior stagione realizzativa del francese da quella 2019/20, anche se ci sono ancora 9 partite per migliorare il proprio bottino. I suoi numeri rimangono comunque incredibili, ma è innegabile che passaggio dalla Francia alla Spagna si è fatto sentire, soprattutto nei primi mesi di stagione.

Questi ultimi mesi serviranno al giocatore per dimostrare di poter essere quel trascinatore che serve al Real per portare a casa almeno uno dei tre trofei nel mirino. La Supercoppa UEFA non può certo bastare ai blancos. Che rimangono comunque in corsa per la vittoria del Triplete, anche se con prestazioni al di sotto delle aspettative di tutti. Toccherà a Kylian Mbappé salire in cattedra e guidare l’arrembaggio dei suoi, a partire dalla sfida di questa sera.

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