Plafoniere a parete: come arredare con eleganza e discrezione

Curare l’illuminazione della casa è importante tanto quanto la scelta dei mobili e dei complementi d’arredo. Parliamo, infatti, di un aspetto che permette di definire in maniera chiara l’atmosfera delle varie stanze, rendendola coinvolgente e speciale.

Negli ultimi anni, si è fatto strada un approccio al light design orientato al minimalismo. I motivi dietro al suo successo sono svariati. Da un lato, si ha a che fare con la necessità di risparmiare spazio e di evitare che ambienti già di base angusti lo diventino ancora di più.

Dall’altro, invece, si parla sempre di più di un concetto che vede la luce come elemento d’arredo vero e proprio e come un’opera d’arte. In questo ambito si può collocare la popolarità che riguarda le plafoniere a parete.

Queste soluzioni per illuminare si contraddistinguono per diversi vantaggi interessanti. Abbiamo, da un lato, la possibilità di attaccarle direttamente alla parete. Le plafoniere quasi si fondono con essa e con il contesto generale della stanza, proprio come fanno i quadri nei musei.

Dall’altro, invece, non si può non menzionare la possibilità, scegliendole, di risparmiare spazio in zone della casa come l’area relax nel living.

Come sceglierle? Nelle prossime righe, potrai scoprire una piccola carrellata di consigli!

Il potere dell’unicità

Non è necessario che una plafoniera a parete richiami, attraverso la sua forma o tramite gli eventuali colori, motivi estetici presenti nel resto dell’arredamento.

Quando è di qualità, il dettaglio unico in una determinata area della casa non può che stupire e avere un senso dal punto di vista estetico. Per rendersene conto basta pensare alle forme nette e squadrate che caratterizzano l’arredamento minimal, che strizza magari l’occhio alle suggestioni stilistiche che arrivano dal Giappone o dai Paesi scandinavi.

In questi casi, una plafoniera a parete di forma rotonda può aiutare ad “ammorbidire” l’estetica generale dell’ambiente, rompendo quella continuità data dalle già citate linee nette.

Abbinamenti studiati

Un’ulteriore parentesi da considerare quando si deve scegliere una plafoniera da parete riguarda il focus su abbinamenti studiati. Si può “giocare” sia sulla forma, sia sul colore.

Nel secondo caso, per esempio, può avere il suo perché una plafoniera in una cromia che rimanda accessori come il tappeto nell’area relax, ma anche dettagli come i cuscini.

Si può dare libero sfogo alla creatività, ricordando sempre, però, di non esagerare con i richiami cromatici. La plafoniera a parete parla di un ambiente in cui regna la misura, quell’eleganza che si fa forte dell’adagio “Less is more” e che ci ricorda che non abbiamo bisogno di strafare per creare, nelle nostre case, ambienti davvero piacevoli da vivere.

La magia del LED

In tutti i casi, a prescindere dai dettagli estetici, quando si sceglie una plafoniera da parete è bene concentrarsi su opzioni caratterizzate da corpi illuminanti a LED. Oltre a essere garanzia di risparmio per il portafoglio e di attenzione all’ambiente grazie alla lunga durata delle lampadine, i LED sono noti per un effetto visivo molto piacevole. Illuminano bene senza dare fastidio agli occhi e si prestano alla valorizzazione di pareti di colori come il grigio chiaro, non plus ultra dell’eleganza ma soluzione cromatica che, in alcuni casi, può apparire un po’ austera.

Focus sui materiali

Quando si sceglie una plafoniera a parete, è sempre bene accertarsi che i materiali con cui è realizzata siano di massima qualità. Tra le opzioni migliori per quanto riguarda la resistenza nel tempo e la resa estetica è da citare l’alluminio pressofuso, meglio se verniciato a polvere.

In fase di acquisto, è altresì opportuno valutare se sono stati eseguiti sul prodotto trattamenti specifici anti ruggine e anti corrosione.

Arredare con la luce è fondamentale al giorno d’oggi e le plafoniere a parete ci aiutano a farlo ricordandoci, ogni giorno, la bellezza e il ruolo fondamentale dell’illuminazione per il benessere.