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Trofeo Dossena, su il sipario al teatro San Domenico di Crema: il racconto della serata

Il racconto del Galà di presentazione della 45esima edizione dell’ambito Trofeo Angelo Dossena che si consumerà tra il 12 ed il 17 giugno con atto finale al “Voltini” di Crema.

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Ingresso del Teatro San Domenico sede del gala di presentazione

Si alza il sipario al teatro “San Domenico” di Crema: in questa suggestiva cornice, nella serata di ieri, si è consumata la presentazione della 45esima edizione del Trofeo Angelo Dossena.

A Crema il “Trofeo Dossena” è infatti un’istituzione che ha poi preso piede a macchia d’olio anche fuori dai confini geografici cremaschi e cremonesi visto l’appeal delle squadre presenti. In questa annata la competizione, riservata alla categoria under 18, vedrà affrontarsi, tra il 12 ed il 17 giugno 8 squadre suddivise in due gironi. Nel girone A presenti Atalanta, Como, Ferralpisalò ed i giapponesi dello Jufa,  nel girone B i campioni in carica della Cremonese, il Brescia, il Monza ed una rappresentativa della Lega Nazionale Dilettanti allenata dall’ex Juve Giannichedda.

La fase a gironi si dislocherà tra Crema, Castelleone, Cremona, Romanengo, Codogno al Serio, Chiuduno, Romanengo, Orzinuovi,  Pandino, Soncino, Pizzighettone e San Paolo tra il 12-13-14 giugno con la gara inaugurale al Voltini di Crema; teatro poi delle semifinali e della finale che si disputeranno il 16 ed il 17 giugno.

A fare gli onori di casa il presidente Angelo Sacchi, che ha poi lasciato il palco alla conduzione di Marco Civoli, ex voto noto in Rai, accompagnato da Cristina Firetto. A condividere il palco con i due conduttori anche due fine della Gazzetta Dello Sport: Luigi Garlando e Luca Bianchin.
Nel corso della serata sono stati poi insigniti di diversi premi alcuni personaggi illustri dello sport locale e nazionale. Sul palco sono saliti anche il sindaco di Crema Fabio Bergamaschi, il coordinatore provinciale del Coni Fabiana Gerevini, il presidente del quotidiano “La Provincia di Crema e Cremona” Paolo Gualandris.

Il primo atleta premiato è stato Davide Zappacosta, terzino dell’Atalanta e nel giro della nazionale di mister Mancini: il ragazzo di  Sora ha raccontato della propria esperienza al Dossena, maturata nella stagione 2011 ed è stato premiato come il “Giavazzi” come stella del presente.

Stesso riconoscimento, come stella del passato, quello di cui è stato insignito Roberto Boninsegna: “Bonimba” è stato omaggiato per la propria carriera e, sul palco, ha ripercorso il proprio passaggio dall’Inter alla Juve, raccontandone particolari inediti. Grandi stelle del passato che hanno calcato i campi del Trofeo anche Gianluca Vialli e Emiliano Mondonico: il fratello dell’ex gemello del gol Riccardo e la figlia di “Mondo” Clara, hanno ricevuto una targa per ricordare due grandi campioni. 

Per quanto riguarda attività sportive sul territorio sul palco Marco Cassinotti e Nicola Bettinelli, rispettivamente presidente del Rotary Club Crema e presidente dell’Asd Over Limits che ha illustrato l’attività di Over Limits, sport ed inclusione per ragazzi com difficoltà motorie.

In ambito locale premiata la Primavera della Pergolettese per il passaggio di categoria. Sul palco Filippo Giuliani, responsabile del settore giovanile gialloblù, mister Damiano Zenoni e tutta la squadra che ha vinto, domenica, i playoff con il Rimini e si appresta, nella stagione che verrà, ad affrontare il campionato Primavera 3.
Sempre sul territorio cremasco premio anche per l’Excelsior Vaiano, società cremasca militante in seconda categoria, che taglia il traguardo dei 50 anni e festeggerà nelle giornate del 2 e 3 giugno le proprie nozze d’oro.
Riconoscimento anche per la Videoton Crema, società di calcio a 5 che ha ottenuto la promozione in A2 nella stagione appena conclusa.

Nel finale della serata lo stesso Damiano Zenoni insieme al giornalista Grando e a Sergio Porrini hanno parlato della crescita dei giovani calciatori in Italia.

Ultime, non per importanza ma per cambio di disciplina, le schermitrici Maria Clotilde Adosini che, nel campionato under 20 tornò in pedana dopo un errore di conteggio delle stoccate perdendo infine una gara che avrebbe potuto vincere per legittimità non essendo parte concreta dell’errore commesso. Emilia Rossati, invece, nel mondiale under 23 rinuncia ad una vittoria possibile (sotto di tre stoccate a 17 secondi dalla fine) rifiutandosi di combattere dopo l’infortunio dell’avversaria. Alle due ragazze il premio “Redaelli” per meriti sportivi fuori dallo sport.

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